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Riserva del Borsacchio, scoperte micro-discariche abusive

da Redazione

immondizia borsacchioLe Guide del Borsacchio hanno inviato un report ed una mappa satellitare dei rifiuti abbandonati in più punti dell’area protetta  al comune e alle autorità

ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – Le Guide del Borsacchio, in collaborazione con il WWF, hanno presentato al Comune di Roseto Degli Abruzzi ed alle autorità un report sulla situazione “rifiuti” nella Riserva Borsacchio.

Le Guide Del Borsacchio, che da vent’anni si prendono cura della Riserva a loro spese, hanno organizzato diverse giornate con i volontari che, armati di applicazioni GPS, hanno percorso strade, sentieri e terreni per localizzare con precisione puntuale gli accumuli di rifiuti.

La situazione è complessa. Sono stati individuati ben ventotto punti di sversamento costante di rifiuti e settantadue micro-discariche in prossimità di questi luoghi.

La gran parte dei rifiuti è di natura edile o di attività di “svuota cantine”. In maggioranza abbiamo laterizi, vernici, solventi, mobili, elettrodomestici ma ci sono anche carcasse di auto e rifiuti minuti.

mappa rifiuti Borsacchio

Un lavoro che ha portato le guide a percorrere 58 km all’interno della riserva scoprendo accumuli anche lontano dalle strade conosciute e carrabili. Un lavoro incredibile durato settimane e che ha coinvolto decine di cittadini che si sono messi al servizio del bene comune e tecnici GIS per realizzare le cartografie. A loro va tutto il ringraziamento dell’associazione.

I punti critici sono ovviamente i percorsi facilmente raggiungibili con furgoni o piccoli camion. L’antico percorso verso la fonte d’accolle è in condizioni critiche, un terzo delle localizzazioni di discariche sono in quel tratto.

Marco Borgatti , Presidente Guide del Borsacchio denuncia:

“Il mal costume è diffuso nei fossi lungo le provinciali che delimitano la Riserva Borsacchio dove è possibile trovare di tutto, anche divani, televisori e cucine in particolare nei pressi di Cologna Paese e Montepagano.

Abbiamo quindi inviato la mappa dettagliata alle autorità ed alle guardie ambientali affinché compiano i rilevamenti dovuti e gli autori di questo inquinamento siano individuati.

Al Comune continuiamo a chiedere l’installazione di foto trappole. Sono speciali rilevatori fotografici che si attivano, in ogni condizione, con il movimento. Indispensabili per cogliere sul fatto mezzi che sversano rifiuti sul fatto per poi sanzionare. Solo le autorità o associazioni di guardie giurate possono installare tali strumenti per le normative vigenti. Le Guide del Borsacchio dispongono di alcune “foto trappole” usate per l’osservazione animale. Le abbiamo offerte al Comune gratuitamente affinché vengano usate.

Il comune ha fatto sapere che vuol installare video camere di sorveglianza. Sicuramente una scelta utile ma i costi e l’assenza immediata di fondi faranno slittare di mesi, se non anni, tale opera. Le foto trappole sono economiche e non richiedono di personale come sistemi di video sorveglianza. Sono sicuramente efficaci ed economiche in attesa delle soluzioni auspicate dal comune.

Fra pochi mesi torneremo con migliaia di cittadini e turisti per quelle strade e sentieri per le nostre escursioni ed attività di promozione. Ancora una volta dovremo pulire con molto sudore l’immondizia lasciata. Dopo tutti questi anni, circa quattordici, non riusciamo a capire come non si prendano provvedimenti.

In ogni caso noi ci saremo sempre e continueremo a difendere la Riserva Borsacchio, a chiedere ed offrire collaborazione con tutti i soggetti che vogliono tutelare l’ambiente”.

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