PESCARA – E’ stato riaperto al pubblico questa mattina il Comparto 4 della Riserva naturale dannunziana di Pescara ,quello che contiene il percorso jogging, la pista delle bocce e le strutture di gioco per i bambini. Resta chiuso invece il comparto 3, quello del laghetto, che si spera di riaprire entro una settimana, massimo dieci giorni. Si stanno dunque superando gli ultimi ostacoli che purtroppo sino a oggi hanno costretto l’Amministrazione comunale a tenere chiusa la Riserva, dopo la drammatica nevicata che ha prodotto danni enormi nella struttura, imponendo l’eliminazione di centinaia di pini ormai pericolanti, alberi che però saranno sostituiti avviando la ripiantumazione dell’intera pineta.
L’assessore ai Parchi Roberto Renzetti , che stamane ha effettuato un sopralluogo nella Riserva per la riapertura del Comparto 4, ha ricordato:
le rilevazioni dei danni provocati dalla nevicata dello scorso gennaio e febbraio sono cominciate a fine marzo con tutte le cautele e le attenzioni necessarie perché parliamo sempre di una riserva naturale, sottoposta dunque a vincoli nazionali e regionali, ovvero non potevamo entrare e massacrare in modo indiscriminato la flora e la fauna presenti, dunque fino al 16 aprile siamo stati materialmente impegnati nel monitoraggio e nella quantificazione delle problematiche esistenti. Poi dobbiamo renderci conto che, parlando di un’area naturalistica, abbiamo dovuto giustamente prestare attenzione anche alle norme della Sovrintendenza per i Beni ambientali. Il 16 aprile scorso abbiamo inoltrato alla Sovrintendenza la richiesta di nulla osta per l’esecuzione delle opere, e quel nulla-osta, con tutte le sollecitazioni e l’azione di pressing esercitata dai nostri uffici, è tornata indietro il 9 maggio, senza quello non potevamo procedere all’elaborazione del progetto. Il 10 maggio abbiamo portato il progetto di riqualificazione in giunta per poi avviare la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. Il 4 giugno abbiamo aperto le buste e il 13 giugno abbiamo ufficializzato l’affidamento alla ditta Barretta, e le opere sono cominciate il 18 giugno, meno di un mese fa e con l’impresa abbiamo cercato di rendere quei lavori più veloci e insieme abbiamo concordato di iniziare concentrando le forze nel comparto 4, sul lato mare, la parte dove si trovano i giochi per i bambini, gli spazi per gli anziani e il percorso per lo jogging, dunque l’area più frequentata per poi spostare mezzi e uomini nel comparto 3, quello dove si trova il laghetto. Complessivamente il progetto prevede la potatura di 365 alberi, l’abbattimento di 117 piante e la rimozione di 53 alberi già caduti a terra con il depezzamento del terreno, inoltre abbiamo dovuto procedere con il rifacimento di 600 metri di staccionata da ripristinare e poi con la realizzazione della nuova segnaletica e dei cartelli all’interno del parco stesso, ovvero, visto che dovevamo intervenire, ne abbiamo approfittato per dare un nuovo look e per un rinvigorimento del parco intero. Peraltro, sempre perché parliamo di una riserva naturale, è evidente che non abbiamo potuto utilizzare al massimo mezzi e uomini, ma abbiamo dovuto conservare, preservare e bonificare. Il costo dell’intervento è di 43mila 325 euro. Ieri l’impresa ci ha comunicato di aver concluso i lavori nel comparto 4 e subito il sindaco Albore Mascia ha firmato l’ordinanza per la sua riapertura, restituendo di fatto alla città l’80 per cento dell’intera riserva. Da oggi è possibile tornare a fare jogging nel parco utilizzando, per ora, l’ingresso situato in via Patini. E da questa mattina tutti i nostri sforzi sono concentrati sul Comparto 3, dove si trova il laghetto, dunque per ora resta chiusa la piccola area opportunamente recintata, compresa tra via Silone, il confine con una proprietà privata, via Scarfoglio e la recinzione posta a delimitazione di tale area lato sud oltre che la strada interna di collegamento tra gli ingressi di via della Bonifica e via Patini, chiusura fissata per ora sino al 20 luglio. Purtroppo la particolarità della Riserva ha imposto tempi tanto lunghi che hanno rappresentato un boccone amaro per l’amministrazione comunale prima ancora che per la città, ma ora investiremo risorse per promuovere il volto bonificato dell’intera Riserva.
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