Home » Attualità » Economia » Risparmio ed emotività: la visione degli abruzzesi del futuro economico

Risparmio ed emotività: la visione degli abruzzesi del futuro economico

da Redazione

risparmio emotivita abruzzo

Pensando ai propri risparmi gli abitanti dell’Abruzzo esprimono sensazioni di preoccupazione e incertezza (46%), in alcuni casi anche di timore (12%)

REGIONE – Inflazione, crisi energetica e un quadro generale complesso si fanno sentire nella visione che gli abruzzesi hanno del futuro economico. Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, infatti, pensando ai propri risparmi gli abitanti dell’Abruzzo esprimono sensazioni di preoccupazione e incertezza (46%), in alcuni casi anche di timore (12%). A queste, però, si affianca una quota non indifferente che guarda al futuro con maggiore tranquillità grazie alla sua situazione economica (32%).

Scendendo nei dettagli, la ricerca evidenzia che per ben 8 abruzzesi su 10 la gestione dei soldi e risparmi è diventata una vera e propria fonte di stress, che si acuisce di fronte a mercati turbolenti, così come a ridotte risorse personali o a spese ingenti.

Di più: l’emotività condiziona in modo rilevante le percezioni e i comportamenti in materia di risparmio. Sono quasi uno su due (46%), infatti, gli abruzzesi che dichiarano di fare fatica a controllare le reazioni emotive di fronte agli accadimenti finanziari e ai trend dei loro risparmi, trovandosi così in più casi ad agire d’impulso e senza riuscire a farsi un quadro chiaro e informato.

Una condizione senza dubbio legata a una cultura finanziaria notoriamente non eccellente nel nostro Paese, ma che risente anche della complessa congiuntura che stiamo vivendo.

Ma cosa farebbero gli abitanti dell’Abruzzo con i loro risparmi? Se più di uno su quattro (29%) non investirebbe, preferendo tenerli sul conto corrente, non manca chi si dice propenso a considerare forme di investimento. Le più gettonate sono quelle di medio-lungo periodo, dai fondi pensione (30%) alle polizze vita nella loro duplice declinazione di polizze di risparmio e accumulo (23%) e polizze che tutelano la famiglia dagli imprevisti che possono mettere a rischio il patrimonio (18%). Un ulteriore 12% guarda al mattone.

Se un 34% farebbe da sé, la maggioranza (55%) si affiderebbe a un consulente specializzato così da limitare il più possibile il fattore emotivo e trovare la soluzione più idonea ai suoi obiettivi e alle sue disponibilità.

“La nostra ricerca evidenzia che, tra chi si dice propenso a considerare opzioni di investimento, la necessità più avvertita è la protezione del capitale (21%) insieme ai rendimenti in un orizzonte di medio-lungo periodo (26%) – dichiara Emiliano De Salazar, Direttore Vita di Sara Vita – Le soluzioni assicurative permettono di realizzare i propri obiettivi di risparmio andando incontro a questa duplice esigenza e offrendo al contempo flessibilità e in molti casi una fiscalità vantaggiosa. In questa direzione, proprio di recente abbiamo anche aggiornato la nostra proposta previdenziale “Libero Domani” per mettere a disposizione dei nostri Clienti soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci”.

Ti potrebbe interessare