Del Re sul disegno di legge Bracco: “Paletti labili, c’è il rischio invasione degli improvvisatori”
PESCARA – «La tipicità e la qualità della nostra tradizione eno-gastronomica vanno salvaguardate difendendo gli operatori della ristorazione, fuori da improvvisazioni che vorrebbero aprire le porte anche delle abitazioni private a questa attività». Lo afferma la Cna Abruzzo, che attraverso il direttore della Cna aquilana, Agostino Del Re, critica il disegno di legge presentato dal consigliere regionale Leandro Bracco, del Gruppo Misto, denominato appunto “Home Restaurant”: «Una proposta che ove venisse accolta – afferma così Del Re – proporrebbe nei confronti degli esercenti regolari, che pure devono fare quotidianamente i conti con un numero crescente di abusivi e di irregolari, con un esercito di privati cittadini del tutto incontrollabile. Anche perché i “paletti” previsti dalla legge, come il numero di giorni massimi concessi per l’attività, prezzi praticati, numero massimo di clienti ammessi, appaiono difficilmente verificabili di fronte a una potenziale platea sterminata di privati cittadini trasformati in ristoratori improvvisati. I nostri associati, che in questi giorni abbiamo ascoltato con attenzione, ci hanno manifestato dubbi e perplessità su questa vicenda».
Dunque, a detta della Cna Abruzzo, appare davvero «irrealistico procedere lungo una strada che potrebbe consentire a tutti, indiscriminatamente, di avviare attività di ristorazione all’interno della propria abitazione».
«Oltretutto – osserva ancora Del Re – non esiste neppure una mappatura, sul territorio regionale, delle attività di ristorazione; operazione che la Regione, d’intesa con le Camere di Commercio e le associazioni che rappresentano il mondo della ristorazione, dovrebbe preventivamente anteporre a qualsiasi intervento di riordino del settore».