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Riunione in comune per i cattivi odori nella parte bassa di Chieti

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Sindaco Di Primio “Istituito un tavolo tecnico permanente. Controlli sugli allacci abusivi e sulle aziende del territorio”

CHIETI  – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, presso il proprio ufficio, così come preannunciato nel corso dell’ultimo sopralluogo presso il Depuratore di San Martino, ha presieduto un tavolo tecnico per esaminare la problematica dei cattivi odori persistenti nella parte bassa di Chieti.

Alla riunione hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale Liberato Aceto; l’Assessore all’Ambiente Alessandro Bevilacqua; il dirigente e il funzionario del VII settore del Comune di Chieti; il presidente, il vicepresidente e il capo settore ecologia del Consorzio di Bonifica Centro; un dirigente della ASL Lanciano–Vasto-Chieti; la direttrice e un dirigente del distretto di Chieti dell’Arta; un consulente ambientale della Theate Consult srl.

«La riunione di oggi – ha dichiarato il Sindaco – ha posto in evidenza le competenze e i ruoli di ciascun ente all’interno della vicenda del controllo della qualità dell’aria sul nostro territorio e nello specifico le azioni che ciascuno porterà avanti, in modo coordinato, per addivenire alla soluzione del problema dei miasmi avvertiti nella parte bassa della città.

L’Arta – ha evidenziato il Sindaco – mi ha fornito già un elenco di accertamenti svolti in maniera molto attenta alla luce delle segnalazioni inviate.
Il Consorzio di Bonifica Centro si è detto pronto e disponibile ad attivarsi in qualunque modo per scongiurare che dal proprio impianto possano provenire miasmi.
Il Comune si adopererà per un controllo ulteriore di altri siti ed in particolare convocherà direttamente quelle aziende che in ragione dei rilievi dell’Arta sono risultate generatrici di odori sgradevoli.
Tenuto conto della proposta del presidente del Consiglio Comunale – ha concluso il Sindaco – si è convenuta l’istituzione di un tavolo permanente che continuerà a lavorare e ad aggiornarsi per verificare lo sviluppo della situazione. Inoltre, tenute conto le competenze dei singoli enti in materia, è stato proposto di effettuare dei controlli al fine di accertare la provenienza di eventuali allacci e sversamenti abusivi di acque nere».

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