Fondazione Neuromed e LUISS insieme per esplorare le strategie di prevenzione delle malattie alla luce di una crisi che minaccia lo stile di vita mediterraneo
RIVISONDOLI (AQ) – Oggi,29 agosto 2014,alle ore 15.00 presso il Centro culturale di Rivisondoli, in Piazza Municipio 6,si terrà il convegno dal titolo “Dieta Mediterranea e sport: quando la crisi economica minaccia uno stile di vita”, promosso dalla Fondazione Neuromed in collaborazione con l’A.S.D. LUISS.Sarà un momento di contatto importante tra la Fondazione Neuromed e la prestigiosa università romana, volto ad esplorare i legami tra il mondo della salute, lo sport e il mondo economico, approfondendo, attraverso il rigore degli studi scientifici, un tema che coinvolge il futuro stesso della salute nel nostro Paese.
L’occasione di questo singolare incontro viene dal ritiro pre-campionato della Luiss Calcio, che si sta svolgendo in questi giorni proprio a Rivisondoli. Gli atleti della LUISS, tra un allenamento e l’altro, avranno così l’occasione di confrontarsi con uno dei gruppi scientifici italiani maggiormente impegnati nello studio degli stili di vita, e della Dieta mediterranea in particolare, come strumento di prevenzione delle malattie. Alimentazione e sport, quindi, ma senza dimenticare gli aspetti economici, così vicini proprio al mondo della LUISS.
All’incontro di venerdì, che sarà introdotto e moderato dal professor Giovanni de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed, prenderanno parte il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa; il Presidente del Coni Abruzzo Enzo Imbastaro; il Sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia nonché Leo Cisotta, Responsabile progetto Calcio LUISS e Paolo Del Bene Direttore Associazione Sportiva LUISS.
Il primo spunto sarà proprio sulla crisi economica, con l’intervento del Professor de Gaetano dal titolo “Dieta mediterranea e stili di vita ai tempi della crisi: una ricerca necessaria”. Successivamente il rapporto tra alimentazione ed attività fisica, nonché la centralità della Dieta mediterranea come stile di vita sano e di prevenzione, sarà esplorato da Licia Iacoviello, Capo del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale dell’IRCCS Neuromed, con la relazione “Alimentazione e attività fisica: dati preliminari dello studio MOLI-SANI”. Seguirà Marialaura Bonaccio, ricercatrice presso il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale, con l’approfondimento “Costo/efficacia dell’adesione alla Dieta Mediterranea”.
L’esperienza non si esaurirà con il solo convegno, che invece rappresenterà solo il punto di partenza per la valutazione di progetti comuni volti ad investigare i rapporti tra stili di vita, aspetti economici e salute.
“Dati recenti – dice il professor Giovanni de Gaetano – dimostrano che negli ultimi anni la Dieta mediterranea sta rapidamente scomparendo dalle abitudini di vita delle popolazioni dell’area Mediterranea a favore di modelli alimentari più tipici del Nord Europa. La genuinità dei prodotti caratteristici di questo stile alimentare (frutta, verdura, pesce fresco e poca carne rossa) ha lasciato il posto a cibi altamente energetici e ricchi di grassi, spesso preconfezionati. Contestualmente, il quadro della salute è notevolmente peggiorato. Obesità ed altri importanti fattori di rischio per le principali malattie croniche degenerative sono in spaventoso aumento e si diffondono anche in zone insospettabili. L’intero meridione italiano registra tassi di obesità sia infantile che adulta superiori persino a quelli che si riscontrano nei Paesi del Nord Europa, storicamente più a rischio di altri”.
Ma il fenomeno non è solo culturale o sociale. “Oltre ad un cambiamento negli stili di vita, imputabile all’inarrestabile sviluppo sociale e culturale delle popolazioni, – continua infatti de Gaetano – non è da escludere che la crisi economica possa avere un ruolo determinante nei mutamenti alimentari degli italiani. Secondo dati recenti forniti dalla Coldiretti, in Italia si è verificato un calo drammatico nell’acquisto di prodotti fondamentali della dieta mediterranea, come frutta, verdura, pesce e olio d’oliva.
Conoscere meglio i fattori economici che possono determinare le scelte di vita, e di conseguenza la salute futura dei cittadini, è uno strumento fondamentale per una pianificazione a lungo termine di interventi di prevenzione. Seguire la Dieta mediterranea può avere costi che possono allontanare le famiglie meno abbienti da questo stile di vita. D’altro canto, proprio l’abbandono della Dieta mediterranea, con le prevedibili ripercussioni negative sulla salute, rappresenterà nei prossimi anni un peso aggiuntivo sul Sistema Sanitario Nazionale, costretto a fronteggiare un numero sempre crescenti di patologie croniche evitabili”.
“In questo quadro, – conclude de Gaetano – una ricerca approfondita, capace di fotografare la situazione esistente e di evidenziare le relazioni tra status economico e scelte di vita dei cittadini, aprirebbe la strada a interventi che, anche attraverso strumenti di leva economica, rappresenterebbero una notevole innovazione nel campo della prevenzione in medicina”.
Nel corso del pomeriggio, infine, gli atleti LUISS avranno la possibilità di fare una ‘merenda mediterranea’; un break prima degli allenamenti all’insegna dei sani prodotti tipici della Dieta Mediterranea. Un momento non solo di degustazione ma di educazione al ‘mangiare bene e sano’.