SANT’EUFEMIA A MAIELLA – A Sant’Eufemia a Maiella la tecnologia sposa l’arte e le tradizioni, ed il turismo si avvale di nuovi strumenti di comunicazione come i due Neo, Lida e Corradinao, i robot programmati per diventare delle innovative guide per Fiabosco, Riserva Naturale per Creature Fantastiche, un progetto nato dall’intuito del Direttore artistico Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara) e del Direttore esecutivo Stefano Faccini scultore specializzato nella lavorazione della pietra, e l’entusiasmo dell’Amministrazione locale. Questo angolo di paradiso naturale valorizzato con la prima edizione del Fiabosco nel 2021 ha permesso di ospitare in poco tempo un evento unico nel suo genere che ha già attratto tanti visitatori.
E se da un lato ha incuriosito molti dall’altro “Fiabosco sta diventando una piattaforma dove anche le giovani generazioni possono ritrovarsi” – spiega il sindaco di Sant’Eufemia, Francesco Crivelli, a pochi giorni dalla firma di una convenzione con la Dirigente Scolastica dell’Istituto Corradino D’Ascanio di Montesilvano, Filomena Mammarella. Presente, in qualità di portavoce degli artisti che hanno partecipato al simposio 2021, anche l’artista Armando Di Nunzio.
La competizione Nao Challenge 2022, che ha visto il D’Ascanio arrivare in finale, insieme ad altri 24 partecipanti su 88, con il progetto “Io, Fiabot”, ha offerto all’Istituto anche l’opportunità di stringere nuovi legami con gli Enti che operano sul territorio abruzzese e da qui ha preso vita un nuovo legame interistituzionale tra la scuola ed il Comune di Sant’Eufemia a Maiella: al centro di questo braccio di ferro ci sono tecnologia ed ambiente e dunque scuola e Fiabosco. La finale della competizione nazionale, si terrà a Genova il 31 maggio 2022.
Con l’intento di potenziare la formazione e l’orientamento, i ragazzi, grazie al grande lavoro del Dipartimento di Informatica con i docenti Mariaelena Crescenzi, Manuela Falasca e Simone Di Nardo Di Maio, sono riusciti a programmare il software di robot che diventeranno “guide turistiche” per il Fiabosco: attraverso un meccanismo di registrazione, dopo essersi relazionati con gli artisti, saranno in grado di sostituire “l’uomo” nella descrizione del percorso.
“Si tratta di nuovi strumenti indispensabili per la valorizzazione del territorio – prosegue entusiasta il sindaco Crivelli; – quelli che oggi sono studenti, un giorno potranno diventare adulti consapevoli e capaci di favorire flussi turistici sul loro territorio, ecco perché è importante investire sulla formazione dei giovani in età scolastica”.
La materia prende forma con il Fiabosco grazie alla lavorazione della pietra e non solo, ed intanto l’intelligenza umana lavora per creare strumenti utili a conservare e tramandare l’arte.
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