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Rocci: “Il quoziente familiare per un’equità tributaria nei confronti delle famiglie numerose”

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L’AQUILA – “È chiaro l’indirizzo che l’assessore al bilancio Annalisa Di Stefano e il dirigente Fabrizio Giannangeli vogliono dare oggi, cioè prelevare il meno possibile dalle tasche degli aquilani.

Su questa stessa linea – dichiarano Luca Rocci, Roberto Santangelo e Antonio Pensa di L’Aquila Futura – siamo convinti che si debba realizzare il “quoziente familiare e il sostegno alla natalità”.

L’Abbiamo già detto in campagna elettorale e lo ribadiamo oggi, Il “quoziente familiare” è uno strumento ideato per tenere conto della numerosità del nucleo familiare nella tassazione del reddito”.

Per il consigliere Rocci: “La variabile del numero familiare non può più essere trascurata in un sistema fiscale per due motivi: da un lato per garantire l’equità dell’imposizione, dall’altro per consentire l’utilizzo di incentivi fiscali nel perseguimento di determinate politiche sociali, come il sostegno alla natalità.

In termini di equità, occorre ricordare che il carico fiscale deve essere commisurato alla capacità contributiva di ciascun cittadino, come afferma anche la Costituzione italiana all’art. 53. Ma la capacità contributiva è un concetto di complessa definizione, di cui il reddito è solo uno degli indicatori. A parità di reddito familiare il benessere di ciascun membro cambia al variare delle dimensioni della famiglia, mentre a parità di reddito individuale il benessere del singolo dipende dalla numerosità e dalle risorse della famiglia cui appartiene: se si considerano tali differenze nel benessere individuale e/o familiare come indicatori di differenti capacità contributive, allora si rende necessario quantificarle e tenerne conto nel calcolo dell’imposta dovuta”.

“Il quoziente familiare – conclude Rocci – può essere un modello fiscale che valuta in maniera più realistica le condizioni socio-economiche delle famiglie numerose della città, andando a modificare il sistema di tariffazione a vantaggio di quest’ultime e facilitandone l’accesso a tutti i servizi comunali quali i nidi, le mense scolastiche, i servizi socio-assistenziali e i sistemi contributivi di sostegno”.

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