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Roio Poggio, il centro storico e la chiesa della Madonna della Croce

da Redazione

ROIO POGGIO (AQ) – La scomparsa del Poggio vecchio dalla scenografia urbana dell’altopiano roiano possiamo definirla come una sconfitta in virtù del modo disattento in cui è stata custodita una bellezza ereditata. Roio Poggio, il vuoto in cui una volta si svolgeva il presepe

Una bellezza malconcia che richiedeva sostanziali opere di consolidamento le quali avrebbero consentito a quelle case di affrontare meglio lo scuotimento subito la notte di aprile del 2009 e ne avrebbero reso meno difficoltoso il recupero, senza dover immergersi nella ricostruzione di un paese immaginario che dovrà fare i conti con il suo passato.

Roio Poggio 1 (come era)Un passato che solo quelle pietre, quei portali, quei comignoli, quegli archi, quei vignali, quelle stradine e quegli slarghi avrebbero continuato a raccontare. E dunque, proprio per i motivi enunciati, il significato del dove era e come era, nella ricostruzione di questo centro storico, in particolare, perde il suo significato, poiché incapace di trasmettere lo spirito dei luoghi e le memorie delle persone che ci hanno vissuto.CHIESA DELLA MADONNA DI ROIO 2017

Roio Poggio 3 (come era)Forse si è persa l’occasione per rimodulare l’impianto urbano di questa importante parte della frazione aquilana e renderlo meglio rispondente ai bisogni della comunità che ne sarà fruitrice. Più su, nel vado che si affaccia al capoluogo abruzzese, c’è un luogo di culto che è in procinto di rinascere: la chiesa della Madonna della Croce.

Nell’edificio sacro del Santuario mariano sono state eseguite opere di consolidamento strutturale attraverso una serie di interventi concernenti l’inserimento di catene, il ripristino dei cantonali crollati, il rinforzo delle volte con iniezioni di malta, nonché il rafforzamento dei muri laterali (frenelli) delle stesse e la sostituzione delle travi marce del tetto.

É stata rimossa la vernice che copriva gli originali affreschi seicenteschi e sono state sistemate le cornici con perni di resina e acciaio. Terminata la prima fase dei lavori, si è in attesa di ulteriori contributi per restituire questo famoso luogo di culto ai devoti.Roio Poggio 2 (come era)

(A cura di Fulgenzio Ciccozzi)

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