La messa è stata celebrata da don Samuel, parroco di San Pietro Apostolo in Pagliare di Sassa. Il dott. Gianluca Marrocchi, nel suo breve intervento, ha voluto ricordare la piccola Marisol, originaria di Lucoli, che l’anno passato ha perso la vita nel terremoto che ha distrutto Arquata del Tronto.
Particolarmente toccante è stata la testimonianza del dottor Americo Scarsella, medico del 118, che è intervenuto nei soccorsi a L’Aquila, ad Amatrice e a, gennaio scorso, a Rigopiano.
Durante le operazioni di salvataggio in cui era coinvolto quella notte di aprile, il dolore aveva preso le sembianze del volto di un padre che chiedeva disperatamente di salvare il proprio figlio. Il giovane studente era rimasto sepolto tra le macerie del Convitto Nazionale del capoluogo abruzzese. Il pover’uomo, colto dall’angoscia, batteva ripetutamente la testa contro una delle colonne dei Portici. Questo è stato il terremoto: morte, disperazione, distruzione. Dopo queste toccanti parole, è sceso il silenzio; poi rotto dai 309 rintocchi della campanella che hanno chiuso la commemorazione e aperto il cuore alla speranza.
(a cura di Fulgenzio Ciccozzi)
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