Teatro

Al “Teatro del Sangro” in scena “La rosa del mio giardino”: ecco quando

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Il 4 dicembre Claudio Finelli e Mario Gelardi rileggono la corrispondenza tra Dalì e Garcia Lorca mescolando poesia, pittura, amicizia

TREGLIO – La stagione di “Teatro Contemporaneo” del Teatro del Sangro/Teatro Studio prosegue sabato 4 dicembre alle ore 21.00 con “La rosa del mio giardino”. Scritto da Claudio Finelli, interpretato da Simone Borrelli e Alessandro Palladino, per la regia di Mario Gelardi, lo spettacolo si avvale delle musiche eseguite dal vivo al violoncello dal maestro Arcangelo Michele Caso e dei costumi di Rachele Nuzzo.

Gelardi e Finelli, partendo dalle lettere ritrovate, indirizzate da Salvador Dalí a Federico García Lorca, hanno immaginato le risposte del poeta all’amico pittore. In scena, nove anni di lettere reali e immaginarie, in cui si mescolano poesia, pittura, amicizia, sentimenti che sfiorano l’amore, in un rincorrersi di parole e disegni.

È il 1923 quando alla Residencia de Estudiantes, famoso collegio a Madrid che ospitava rampolli dell’alta borghesia spagnola, arriva un giovane impacciato dall’aria un po’ trasognata e l’aspetto singolare. Ha diciotto anni e fa il pittore. Il suo nome è Salvador Dalí. Il giovane attira l’attenzione di un poeta poco più grande di lui e molto in vista alla Residencia: Federico Garcia Lorca. Tra i due nasce un’amicizia fatta soprattutto di intesa intellettuale. È difficile dare un nome al tipo di rapporto. Di fatto, non si hanno prove di una relazione romantica tra loro. Lorca scrisse la celebre Ode a Salvador Dalí, dove è ben chiaro l’affetto che provava per l’amico: lo definisce “rosa del giardino”.

Lasciata la scuola inizia tra i due un epistolario durato fino alla fucilazione del poeta. Della fitta corrispondenza sono sopravvissute quaranta lettere scritte dal pittore a Lorca, mentre sono rimaste solo sette lettere di Lorca a Dalì. La spiegazione sembra si trovi nell’atteggiamento ostile nei confronti di Lorca sia da parte della sorella di Dalì che della moglie. Le lettere di Dalì, inviate all’amico, raccontano di un rapporto cinico che si scontrava con una disperata ricerca d’amore. In scena l’ultimo incontro, l’ultimo ballo tra i due che segna la fine di un’amicizia, forse di un amore, sicuramente la fine di una vita.

Lo spettacolo si terrà presso il Teatro Studio a Treglio (Chieti), in via Abbazia, e avrà luogo nel pieno rispetto delle norme in vigore relative all’emergenza Covid. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 340.9775471 oppure scrivere all’indirizzo info@teatrodelsangro.it.

Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Treglio

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