ROSETO DEGLI ABRUZZI – Continua l’attività dalla Guardia Costiera di Giulianova, congiuntamente al personale degli uffici minori dipendenti, in materia di demanio marittimo attraverso un’intensa attività di controllo del territorio costiero della Provincia di Teramo.
In particolare nei giorni scorsi i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Roseto degli Abruzzi, in collaborazione con il personale dell’Agenzia del Demanio di Pescara, dell’Ufficio Edilizia/Urbanistico di Roseto degli Abruzzi, della AUSL 4 – Dipartimento di Prevenzione U.O. Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione di Teramo, sono stati impegnati in molteplici controlli finalizzati alla salvaguardia dei beni demaniali ed in generale dell’ambiente marino e costiero al fine di combattere i fenomeni di abusivismo edilizio, verificare il rispetto delle aree del demanio sottoposte a vincolo paesaggistico e la sicurezza alimentare finalizzata alla tutela della salute dei consumatori.
Nel dettaglio, Al termine di una serie di verifiche, veniva accertata la presenza, all’interno di cinque stabilimenti balneari ispezionati a Roseto degli Abruzzi, di strutture in legno di varie misure utilizzate per la preparazione e la distribuzione di alimenti e bevande.
Le sopra menzionate strutture risultavano realizzate in totale difformità della comunicazione presentata all’ufficio demanio del Comune di Roseto degli Abruzzi, pertanto, in totale assenza dei titoli autorizzativi di natura demaniale, edilizia e paesaggistica. Per quanto riscontrato il personale dell’AUSL 4 di Teramo disponeva l’immediata sospensione, all’interno dei locali in questione, di qualsiasi attività di preparazione e distribuzione dei alimenti e bevande per la mancata comunicazione, nonché, per l’assenza di qualsiasi requisiti di condizioni igienico sanitaria.
L’attività ispettiva svolta dal personale della Guardia Costiera di Roseto degli Abruzzi unitamente al personale dell’Agenzia del Demanio di Pescara, evidenziava che alcune delle struttura balneari sottoposte a controllo avevano subito dei lavori di ristrutturazione edilizia mediante delle modifiche interne ed esterne di carattere edilizio e demaniale, senza la licenza suppletiva, in assenza e/o in totale difformità e con variazioni essenziali del permesso di costruire e senza l’autorizzazione paesaggistica. Tali abusi venivano eseguiti, tra l’altro, su un’area demaniale marittima, soggetta a vincolo paesaggistico, che per la sue caratteristiche è stata definita di notevole interesse pubblico.
Per le sopra specificate difformità i gestori venivano segnalati alla competente autorità giudiziaria per i reati di innovazioni abusive sul demanio marittimo, abuso edilizio per aver costruito in assenza del permesso di costruire, distruzione o deturpamento di bellezze naturali per aver edificato, su un’area demaniale marittima dichiarata di notevole interesse pubblico, senza la prevista autorizzazione paesaggistica.
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