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Roseto, orari della movida: primo incontro in Comune

da Redazione

ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – Lunedì pomeriggio si è tenuto in Comune un incontro tra gli amministratori e tutti gli interessati, sugli orari della Movida.

Erano presenti il sindaco, Sabatino Di Girolamo, il vicesindaco Simone Tacchetti, il consigliere comunale Massimo Felicioni, con delega alle tematiche della notte, i rappresentanti dei balneatori, degli albergatori e del comitato dei residenti del lungomare.

L’amministrazione ha inteso convocare tutti i portatori di interesse in modo da ascoltare i rosetani.

Per il momento, dunque, non sono state prese ancora decisioni definitive sugli orari di chiusura notturna di locali e stabilimenti balneari.

“Scopo della convocazione dei portatori di interesse”, spiega il sindaco, Sabatino Di Girolamo, “è stato quello di raccoglierne i punti di vista e le esigenze, prima di provvedere in un tema così cruciale per la stagione balneare. Devo dire che l’incontro si è svolto in un clima assolutamente costruttivo, il confronto è stato anche acceso in taluni passi ma, alla fine, entrambe le parti hanno rappresentato all’amministrazione comunale le rispettive esigenze.

Ritengo che nei prossimi giorni, insieme al dirigente di settore e al consigliere Felicioni, farò il punto della situazione cercando di contemperare le esigenze del divertimento e dei turisti con quelle dei residenti. Roseto è una città caratterizzata, storicamente, da un turismo familiare tuttavia, negli ultimi anni, si è sviluppata anche una forte presenza giovanile raccogliendo un bacino di utenza che abbraccia tutta la vallata del Vomano.

Intendimento dell’amministrazione, quindi, è quello di contemperare le esigenze dei giovani con quelle del riposo. In questo obiettivo”, conclude il primo cittadino, “contiamo, non tanto sulla forza imperativa delle ordinanze quanto sul senso di civiltà e sulla collaborazione che tutti i balneatori e operatori turistici possono dare, tant’è che ho fatto un appello a evitare qualsiasi eccesso in modo da non costringere l’amministrazione a intervenire con soluzioni sanzionatorie”.

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