Roseto, Riserva Naturale del Borsacchio : torna il pericolo trivelle

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Lo sostiene Marco Borgatti,Portavoce Federazione della Sinistra Roseto  , che annuncia iniziative di disobbedienza civile

ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – Marco Borgatti,Portavoce  della Federazione della Sinistra Roseto PRC\PdCI in un comunicato  esprime i timori che la Regione Abruzzo possa autorizzare concessioni petrolifere nella   Riserva Naturale Borsacchio e, in caso di scelte  infelici e contrastanti con i principi di salvaguardia dell’ambiente ,annuncia iniziative di disobbedienza civile.Si legge nella nota di Borgatti:

Il prossimo 6 Dicembre il Comitato per la Valutazione degli impatti ambientali della Regione Abruzzo, si riunirà per decidere se autorizzare una serie davvero impressionante di opere che hanno evidentemente un impatto sull’ambiente. Tra queste c’è anche la “Concessione petrolifera” denominata Villa Mazzarosa di Roseto.
Da tempo una grande compagnia di ricerca ed estrazione idrocarburi cerca di portare i suoi impianti a Roseto nel bel mezzo della Riserva Naturale Borsacchio. La Federazione della Sinistra di Roseto ha presentato decine di osservazioni in regione per impedire tutto questo.
Oltre l’innegabile danno ambientale e distruzione di una area di pregio , come la riserva, portare tali impianti nel nostro territorio vuol dire distruggere scientemente l’intera industria del turismo etutto l’indotto.
Chi potrà mai scegliere la nostra città come meta delle sue vacanze se qualche miliardaria società porterà impianti di estrazione e raffinazione di idrocarburi?
Chi , davanti ad un’offerta turistica numerosa ed articolata sceglierebbe di trascorrere le sue ferie sotto le torri di estrazione e raffinazione?Cosa faranno gli operatori turistici?
La riserva Borsacchio rappresenta il migliore strumento di tutela del territorio e di rilancio economico che oggi ha la nostra città.
Il futuro passa dal rispetto dell’ambiente e dalla green economy , unico settore ancora attivo nel nostro paese.
Siamo pronti , in caso di scelte scellerate della commissione , di disobbedire civilmente presidiando la Riserva Borsacchio per impedire ogni tipo di istallazione altamente inquinante ,distruttrice del territorio e dell’economia cittadina.
La regione dovrà tener conto anche delle 4000 Firme raccolte dalle FdS insieme al Comitato “No Triv” per impedire tali scelte. Noi della Federazione siamo abituati a lottare e non ci tireremo indietro anche se molti oggi sul Borsacchio tacciono. Noi no e faremo di tutto per difendere la riserva e la nostra città.

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