PESCARA – Un esercito di orsacchiotti Teddy Bear per rallegrare la degenza dei piccoli ricoverati del reparto di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale civile di Pescara.
Sono quelli portati in dono dai ragazzi dei Rotaract Club d’Abruzzo nell’ambito del service ‘Teddy Bear Hospital’, sotto la supervisione del Primario, il professor Pierluigi Lelli Chiesa, socio Rotary Pescara.
“Come nello spirito del Rotaract – hanno ricordato i Presidenti dei Rotaract coinvolti – ancora una volta la Zona Abruzzo ha associato un’occasione di incontro interregionale con un’azione di service, in questo caso a favore dei bambini ricoverati. La permanenza in un reparto d’ospedale, specie nei periodi festivi, è sempre un momento difficile per i più piccoli, che comunque, pur circondati da medici, infermieri e soprattutto dai genitori, avvertono in maniera traumatica la distanza dalla propria casa, dai propri giochi e, in generale, dalla routine quotidiana. In questo ambito si inserisce allora il Progetto ‘Teddy Bear Hospital’ che si propone come occasione di educazione e di prevenzione dedicato ai bambini con l’obiettivo di ridurre l’ansia e la paura nei confronti di ospedali e medici, al fine di favorire un legame positivo tra i piccoli degenti e gli ambienti medici, proponendoli in un’ottica diversa, ovvero non semplicemente un posto freddo e asettico in cui essere costretti ad assumere farmaci o subire un piccolo intervento, ma piuttosto un luogo caldo e accogliente, in cui venire curati per allontanare il dolore o la patologia del momento, facendo affidamento sulla professionalità di medici-amici. Potremmo dire che il Progetto Rotaract punta all’umanizzazione dell’ospedale, dove il bambino può ritrovare i colori, i profumi e anche le sensazioni della propria cameretta, condividendo l’esperienza con altri coetanei nella stessa condizione. ‘Teddy Bear Hospital’ è un Service nato appositamente per ridurre la paura che interessa molto spesso i bambini che devono affrontare l’esperienza ospedaliera, sia essa relativa ai soli esami diagnostici o ad un ricovero prolungato. Il progetto è nato da un’idea congiunta delle associazioni EMSA (European Medical Students’ Association) e IFMSA (International Federation of Medical Students’ Association) finalizzata a far familiarizzare i bambini sani con l’ambiente ospedaliero così da ridurre i loro livelli di ansia e di stress medico- o ospedale-correlati. In Italia sono stati spesso organizzati singoli eventi dai diversi SISM (Segretariato Italiano Studenti di Medicina) regionali in Università e Ospedali Universitari”.
Gli orsetti, per un giorno teneri pazienti da curare, sono stati lasciati ai bimbi che hanno preso parte all’iniziativa a seguito di una libera offerta, destinata alla copertura dei costi organizzativi: gli orsetti di peluche sono stati presentati come i nuovi amici di pezza ammalati, e dunque ai nuovi proprietari è stato affidato il compito di accompagnarli, zampina tra le mani, tra prelievi e ambulatori affinché i medici potessero diagnosticarne i malanni e curarli.
I risultati sono immediati: i livelli di ansia e di stress medico- ospedale correlati diminuiscono drasticamente e il bambino fa tesoro di questa esperienza che lo ha responsabilizzato e gli ha mostrato il reale scopo della medicina, farci stare meglio.
All’iniziativa hanno preso parte Emma Cori, Vice Rappresentante distrettuale Rotaract, Mattia D’Antino, Delegato Zona Abruzzo del Rotaract, il Rotaract Club Pescara, Pescara Ovest, Atessa, il Ritaract del teramano e il Rotaract di Ortona.