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Rotary Club L’Aquila – resoconto Cena al buio

da Redazione

Organizzata dall’Unione Italiana Ciechi, dal Rotary Club L’Aquila e dal Rotaract L’Aquila

Rotary Club L'AquilaL’AQUILA – Massimo Casacchia, Presidente Rotary Club L’Aquila:

“L’esperienza della “cena al buio” di giovedì sera, 13 aprile, organizzata dall’Unione Italiana Ciechi, dal Rotary Club L’Aquila e dal Rotaract L’Aquila, è stata molto intensa e significativa.

La cena è stata molto partecipata con più di cento persone, tra ipovedenti, non vedenti, soci rotariani e persone della comunità interessate a vivere un’esperienza unica molto coinvolgente, come quella di mangiare nel buio più totale. La manifestazione era finalizzata a far vivere alle persone l’esperienza di svolgere un’attività abituale, come quella di mangiare, totalmente al buio, serviti dagli stessi ipovedenti che si muovevano con destrezza nel buio totale.

Nell’ampio salone messo a disposizione da Stefano Cardelli – che ringraziamo per la sua squisita sensibilità – nella sua accogliente Osteria della Posta a Poggio Picenze, abbiamo imparato a versarci da bere, a riconoscere ed assaporare i cibi (mangiando, a volte, con le mani…), a conversare con i nostri amici senza incontrare i loro volti… vincendo l’iniziale, comune, leggero senso di ansia che ci ha pervaso quando ci siamo ritrovati al buio, disorientati e meno sicuri di noi stessi, in un ambiente insolitamente sconosciuto… Ne siamo usciti tutti migliorati.

I commenti all’uscita sono stati straordinariamente positivi, dato che durante la cena si è creata un’intensa coralità, sicuramente maggiore di quella che si vive alla luce, con molti apprezzamenti ai volontari dell’Unione Italiana Ciechi ed ai Presidenti del Rotary Club L’Aquila, Massimo Casacchia, e del Rotaract, Davide Ardovino, che hanno fortemente voluto questa iniziativa.

I fondi raccolti saranno devoluti alle numerose iniziative che l’Unione Italiana Ciechi sta svolgendo in favore degli ipovedenti. Sono in programma ulteriori iniziative, tra cui una passeggiata tra i boschi guidati dalle persone ipovedenti.”

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