Home » Eventi Abruzzo » “Rudolph e la renna di Babbo Natale”, una fiaba per riscoprire il valore dell’unicità

“Rudolph e la renna di Babbo Natale”, una fiaba per riscoprire il valore dell’unicità

Rudolph si preoccupava di essere diverso ma proprio la sua diversità lo aveva reso unico. E tutti i bambini a Natale erano felici

da Marina Denegri

babbo-natale

“Rudolph e la renna del naso rosso” di Robert Lewis May é una delle più belle fiabe natalizie di sempre. Che ci porta a  riscoprire la magia presente nelle piccole cose, il valore del dono e dell’amore, l’importanza di aprire il cuore e di apprezzare la diversità come un’unicità che ci rende “speciali”.  Il nostro 2dono” é quello di riproporvela in versione integrale. Buona lettura!

Molto tempo fa, vicino a Polo Nord, viveva San Nicola, cioè Babbo Natale. E vive ancora là con la Signora Natale, gli elfi e le renne. Babbo Natale era impegnato a preparare i regali con l’aiuto degli elfi. Ma questa volta il Natale sarebbe stato diverso: Babbo Natale stava per ricevere un regalo davvero speciale.

In una fredda notte nacque una piccola e adorabile renna, il suo nome era Rudolph. Questo cucciolo non era come le altre renne, aveva un naso color rosso acceso. Rudolph, però, non riusciva a capire perché fosse speciale.

“Hai visto Rudolph con quel suo rosso naso, così brillante e rosso come quello di un pagliaccio? Ed é cosi grande…Nessuna renna ha un naso così rosso e scintillante…Ed é divertente”. Tutte le renne prendevano in giro il naso di Rudolph, senza rendersi conto di farlo stare molto male.

Rudolph era sempre triste perché si sentiva diverso e escluso. “Perché devo avere un naso così rosso? Tutti mi prendono in giro, nessuno vuol giocare con me. Sono un buono a nulla”. Ma Rudolph avrebbe capito molto presto che quel naso rosso era un dono.

Quella notte era la vigilia di Natale. Babbo Natale stava facendo radunare le sue renne per volare in tutto il mondo. Gli elfi stavano lavorando sodo: alcuni stavano sgombrando la neve, altri stavano riempendo di doni la sacca di Babbo Natale, altri ancora stavano controllando la lista dei bimbi buoni e dei bimbi birbanti. “Oh oh oh. Forza a tutti quanto, non ci resta molto tempo prima di partire!”.

“Si, sì, stanno tutti preparando. E tu? Dov’é il tuo vestito? Perché non hai ancora pettinato la tua barba e i tuoi capelli?”, disse la Signora Natale.

“Si, stavo proprio per farlo. Non preoccuparti, non ci metterò molto”.

“Mio caro marito, ti rimangono solo pochi minuti. E inoltre ogni anno dobbiamo fare il vestito un po’più grande (ah ah ah)”.

Fu proprio allora che Pepperminsticks, l’elfo più saggio di Babbo Natale si precipitò verso di lui, apparendo molto preoccupato e ansioso. “Babbo Natale, Signora Natale, ho delle buone notizie! Sembra che ci sia della nebbia fitta in tutto il mondo, così densa che persino gli occhi delle nostre renne faranno fatica a vedere”.

“Oh mio Dio, questo non va bene! Devo consegnare tutti questi regali stasera. Tutti i bambini del mondo li stanno aspettando. Cosa possiamo fare?”.

“Dobbiamo fare qualcosa, non stare semplicemente qui seduti. Qualcuno sarà in grado di aiutarci. Possiamo attaccare delle luci”, suggerì la Signora Natale.

“No, le luci cadranno”.

“Possiamo mettere le giovani renne distante. I loro occhi potrebbero essere in grado di vedere attraverso la nebbia”, aggiunse Pepper.

“Negativo, per quanto giovani siano, questa nebbia é troppo spessa perché qualcuno di loro possa vedere”.

“Bene, allora hai un altro piano? Cosa ti viene in mente?”.

“Penso di aver trovato la soluzione”.

“Ciao Rudolph, amico, che piani hai per stasera? Spero tu sia libero”.

“Niente di speciale, Babbo Natale, come fai a sapere il mio nome?”.

“Conosco i nomi di tutte le mie renne: Comet, Dancer, Dasher, Prancer, Vixen, Donder, Blitzen, Cupid”.

Rudolph non poteva credere che Babbo Natale conoscesse i nomi di tutte le sue renne”.

 “Cosa stai facendo? Non c’é tempo per queste cose!”, disse la Signora Natale.

“Tranquilla tesoro. Rudolph mi aiuterà questa sera”.

E rivolto a Rudolph: “Campione, guiderai tu la mia slitta stanotte?”.

Rudolph fu sorpreso dalla proposta di Babbo Natale, non se lo aspettava. Sembrava che le altre renne fossero choccate. Così anche la Signora Natale e Pepper. Ma Babbo Natale era sicuro del suo piano.

“Non penso di poterlo fare, non ho esperienza”.

“Sciocchezze, sei perfetto. Abbiamo bisogno di te stasera. Vieni qua. Prepariamolo”.

Pepper e la Signora Natale vestirono Rudolph come le altre renne.

“Sei sicuro?”.

“Si, mia cara. Ho una sensazione. Lui e il suo naso roso acceso mi guideranno per sempre d’ora in poi. Siamo pronti? Via! Aspetta, aspetta la sicurezza prima di tutto”. Rivolto alle renne: “Su andiamo, corriamo, corriamo tutti insieme”.

La slitta di Babbo Natale si mosse prima lentamente, poi decollò nel cielo notturno. Rudolph era nervoso, non era sicuro di ciò che avrebbe fatto. Le altre renne lo stavano fissando, si resero conto di quanto Rudolph fosse speciale e si sentirono in colpa per quanto lo avevano preso in giro.

La notte si fece buia e la nebbia sempre più fitta. Rudolph e gli altri stavano lottando per vedere. Rudolph si girò verso Babbo Natale, che stava sorridendo: “Ora ragazzo mio, ora”.

La notte si fece sempre più buia e la nebbia ancora più fitta. Rudolph chiuse gli occhi e il suo naso divenne rosso vivo, più luminoso che mai. Illuminò la strada da seguire per Babbo Natale e le altre renne, che lodarono Rudolph.

Con l’aiuto del naso rosso di Rudolph e delle altre renne, Babbo Natale riuscì a consegnare ogni regalo a ogni bambino la notte di Natale.

“Pensavi di non farcela? Sei speciale, ragazzo mio. Saprai sempre davanti alla mia slitta. Con il tuo brillante naso rosso, tu sei il mio regalo di Natale!”.

E andò sempre così. Rudolph avrebbe guidato sempre la slitta di Babbo Natale. Attraverso la notte e la nebbia, Rudolph sarebbe stato sempre davanti per guidarlo. Non é sorprendente? Rudolph si preoccupava di quanto fosse diverso e alla fine della giornata quel particolare era  quello che lo rendeva unico!

Quindi, la prossima volta che vedrete la slitta di Babbo Natale, fate attenzione a scorgere il naso brillante di Rudolph…”.