Sfida infuocata tra le due compagini. Campionato sempre più in salita per la squadra di D’Antonio
L’AQUILA – Successo esterno per il Gran Sasso Rugby Sambuceto nel derby contro il CUS L’Aquila rubgy 2011. 17 a 5 il punteggio finale al termine di una sfida molto accesa tra la squadra di D’Antonio e quella, nata dalla fusione degli aquilani con il Sambuceto. Al termine della 4° giornata si fa sempre più difficile l’inizio stagione da parte dell’Aquila che ha colto solo un successo. Resta l’ottimismo vista la prova di carattere ed una migliore condizione fisice del quindici gialloverde. Dall’altra parte la “cadetta” Sambuceto si gode il primo posto in classifica a punteggio pieno.
IL MATCH – Ospiti in vantaggio dal primo minuto dopo una palla rubata durante gioco alla mano, segna l’ala sinistra Anibaldi, Marchetti trasforma. Il CUS non molla e reagisce giocando con grinta e non cedendo campo agli avversari che pure schierano una 3/4 di categoria superiore, come il mediano di mischia Caione, di nobili natali rugbystici e di sicura prospettiva tra i professionisti. Superiorità tecnica che la GranSasso schiera anche in prima linea, con il pilone Paolucci che torna fresco fresco dall’esperienza in serie B con i Caimani Modena. Si chiude così il primo tempo con il risultato fermo sul 7-0 in favore degli ospiti.
Si riapre il secondo tempo ed il CUS più motivato degli avversari tiene il gioco fermamente in mano, possesso che si concretizza con una meta per i gialloneroverdi al 16′ del secondo tempo. A marcare è il numero 11 Valerio Epifano, autore fin a questo momento di una discreta prestazione, che si infila con destrezza dentro un nugolo di avversari. Non trasforma il mediano di aperura Piccinini, comunque tra i migliori in campo per gli uomini di mister D’Antonio. 7-5 in favore degli ospiti in una partita bella e combattuta. La superiorità della Gran Sasso viene fuori quando comincia a farsi sentire la fatica nelle gambe dei giocatori, complice a dire il vero, un arbitro forse inadeguato per una partita di questo livello, che non vede la posizione in campo dei giocatori della Gran Sasso, spesso in fuorigioco sulle ripartenze da palla a terra. Ospiti che aumentano il vantaggio al 20′ del secondo tempo su punizione, un preludio alla meta del 30′ che fissa il risultato sul 17 -5 finale.