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“Ryanair, non abbandonare l’aeroporto di Pescara”

da Redazione

La petizione online a quota 4 mila firme, ma punta a crescere ancora

PESCARA – “Soddisfazione e fiducia che questa iniziativa porti ad un risultato concreto”, sono questi i sentimenti che spingono i promotori della petizione “Ryanair, non abbandonare l’aeroporto di Pescara” (https://www.change.org/p/ryanair-non-abbandonare-l-aeroporto-di-pescara) a proseguire nella promozione della stessa, che in meno di 72 ore ha raccolto il consenso di oltre 4 mila persone sulla piattaforma change.org.

La raccolta firme è indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Sindaco di Pescara Marco Alessandrini ed al Direttore Marketing per l’Italia di Ryanair John Alborante, oltre che ai Deputati e Senatori eletti nella circoscrizione Abruzzo.

Abruzzesi, ma anche manager, imprenditori e studenti, oltre a turisti Russi ed Europei si sono uniti alla raccolta firme per chiedere a Ryanair ed alle Istituzioni di rimettere in discussione la chiusura della base Pescarese.

L’aeroporto d’ Abruzzo serve, oltre che la medesima Regione, gli abitanti di Marche, Molise e del nord della Puglia: è un importante collettore del Centro Italia Adriatico ed un suo ridimensionamento porterebbe certamente a danni economici ingenti.

Un primo risultato ottenuto è stato il diretto interessamento di due rappresentanti delle Istituzioni: la Senatrice Stefania Pezzopane ed il Senatore Antonio Razzi, che hanno presentato rispettivamente la richiesta di un’audizione in Senato dei manager di Ryanair ed un’interrogazione al Ministro Delrio.

I commenti degli utenti in calce alla petizione sono molti ed alcuni riportano toni accesi, segno che la tematica è profondamente sentita: in molti ritengono che la perdita di questo scalo genererà ingenti perdite al comparto turistico regionale, nonché all’intera economia Abruzzese.

Contestualmente è stato lanciato l’hashtag #salvatePSR ed è nato un account Twitter (@salvatePSR) per convidere informazioni sulla vicenda e per rendere virale la petizione in modo da raggiungere un pubblico sempre maggiore ed avere più firme possibili per cercare di scongiurare la decisione di Ryanair.

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