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Salvatore Di Pino ed Eugenio Seccia fanno il punto sulla situazione finanziaria nelle Politiche sociali

da Annarita Ferri

Il Presidente della Commissione Politiche sociali Di Pino ed  l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia commentano i debiti ereditati e gli investimenti effettuati dall’attuale amministrazione pescarese

PESCARA- A pochi giorni prima della nuova seduta del Consiglio comunale che sarà convocato per approvare due delibere riguardanti le variazioni di bilancio, nelle quali è prevista un’ulteriore iniezione di fondi a favore delle politiche per la famiglia, del disagio giovanile e del sostegno agli utenti in condizioni di disagio, il Presidente della Commissione consiliare Politiche sociali Salvatore Di Pino traccia un punto sulla situazione finanziaria nel settore del sociale:

Un debito pari a circa 7 milioni di euro per spese effettuate nel settore sociale nel 2009 e in parte nel 2008 e lasciate in sospeso dalla passata amministrazione comunale di centro-sinistra, un residuo mai saldato che ora pesa sul groppone del nuovo governo cittadino che pure sta fronteggiando le emergenze e la liquidazione di interventi strategici ed essenziali.

E’ questa la pesante eredità che, a conti fatti, il centro-sinistra ha lasciato alla città e al governo di centro-destra che ha invece garantito alle Politiche sociali una previsione di spesa in bilancio mai stanziata prima d’ora.

E continua sostenendo che l’amministrazione attuale dal 2003 a oggi ha investito il maggior numero di fondi nel settore delle Politiche sociali,come è verificabile dai bilanci degli anni passati: nel 2003 la spesa prevista per il sociale è stata pari a 7milioni 700mila euro; nel 2004 è stata prevista la somma di 8milioni e mezzo di euro; nel 2005 la spesa è scesa di nuovo a 7milioni 800mila euro; nel 2006 erano stati previsti solo 7milioni 300mila euro; nel 2007 circa 8milioni 900mila euro; poi nel 2008, in vista della scadenza elettorale, la spesa di previsione per il sociale è improvvisamente salita a 9milioni 100mila euro e nel 2009 a 9milioni 900mila euro.

La giunta Albore Mascia per il 2010 ha già previsto la somma di 10milioni 354mila euro, una spesa mai stanziata sino a oggi.Tuttavia fa notare Di Pino che parte di tale spesa dovrà necessariamente essere utilizzata per pagare quei residui ereditati dal precedente governo di centro-sinistra:

Anche in questo caso il bilancio è rivelatore: nel 2008 a fronte della spesa prevista di 9milioni 100mila euro, il governo comunale di centro-sinistra ha impegnato 8milioni 93mila euro, ma ha liquidato solo 4milioni 652mila euro, trasformando la somma rimanente in residuo che inevitabilmente è scivolato prima nel bilancio 2009 e poi, in parte, anche nel bilancio 2010. Infatti nel 2009 è stata pagata una quota del debito, circa 3milioni e mezzo, la differenza, circa 700mila euro, è finita nel bilancio 2010 sempre come residuo.

Le conseguenze sono immaginabili: nel 2009 la vecchia amministrazione, che ha governato la città sino a giugno, aveva stanziato in bilancio 9milioni 900mila euro per il sociale di cui 3milioni e mezzo sono stati impiegati per saldare i debiti del 2008, e altri 3milioni 340mila per pagare le spese impegnate nello stesso anno, ossia le spese relative all’annualità 2009, lasciando in sospeso circa 7milioni di euro di somme impegnate per i servizi sociali (somme che comunque appartengono al centro-sinistra visto che il bilancio di previsione è stato redatto dall’ex giunta comunale), ma, ancora una volta, non saldate, non liquidate e che automaticamente sono scivolate nel bilancio 2010, di nuovo come residui.

A oggi l’amministrazione ha già saldato circa 5milioni 400mila euro dei vecchi debiti, una urgenza e un obbligo che però hanno inevitabilmente rallentato i pagamenti degli impegni del 2010, che comunque stiamo fronteggiando in ogni modo, come dimostrano i 300mila euro già versati per spese inerenti l’attuale annualità.

Anche l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia  ha commentato l’analisi tracciata dal presidente:

Purtroppo il quadro tracciato dal Presidente Di Pino, che ringrazio per l’impegno con il quale sta seguendo la situazione finanziaria del sociale, non lascia spazio a dubbi.

Ora l’amministrazione sta lavorando per superare la fase di empasse generata dai debiti residui degli anni scorsi, puntando su operazioni di fattorizzazione: in sostanza il governo cittadino potrebbe rivolgersi a società esterne verso cui dirottare i fornitori di servizi che, accettando di fattorizzare i propri crediti, potrebbero ottenere i pagamenti più velocemente concedendo piccoli sconti.

In questo modo eviteremmo la sofferenza dei fornitori, costretti altrimenti a lunghi tempi d’attesa, e le pressioni sulle casse comunali, concedendoci il tempo necessario per riequilibrare i costi.

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