L’europarlamentare in città a sostegno del candidato sindaco Pierluigi Biondi
L’AQUILA – “La sinistra si occupa solo dei salotti e dei centri storici, noi siamo al fianco della gente comune, di quelli che vivono anche in periferia e di chi cerca di superare le difficoltà quotidiane causate da questo centrosinistra. Noi libereremo L’Aquila da questi incapaci, mettendo al centro L’Aquila e gli aquilani, che saranno i primi beneficiari delle politiche che il futuro sindaco Biondi attuerà una volta eletto”.
Con questa dichiarazione l’europarlamentare Matteo Salvini ha salutato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra al Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e i tanti sostenitori e simpatizzanti intervenuti in massa presso lo Spazioinmoto, il comitato in centro storico su Corso Vittorio Emanuele II.
“L’11 giugno si potrà scegliere tra due opzioni: continuare a sostenere il Pd e i poteri forti che l’appoggiano, dalle banche agli affaristi, o scegliere chi intende governare facendolo dalla parte del popolo, degli anziani, delle famiglie, dei giovani che non vogliono abbandonare questa splendida terra – ha aggiunto il segretario di Noi Con Salvini – Con queste elezioni può partire un messaggio: vincere le amministrative per dare l’avviso di sfratto al Governo Gentiloni-Renzi-Boschi”.
Sulle dinamiche hanno caratterizzato la ricostruzione, inoltre, Salvini ha aggiunto:
“Non sarò io a dire come si deve governare L’Aquila, ma una cosa è certa: è inconcepibile, e lo dico da lombardo, che nella ricostruzione ci siano ditte locali ed abruzzesi escluse dai cantieri mentre le ditte del Nord Italia sono ovunque. Le aziende locali vanno aiutate e sostenute”.
“Il nostro obiettivo è tutelare chi ha scelto di rimanere in questa città e, soprattutto, i non garantiti – ha spiegato Biondi – Nell’assegnazione degli alloggi del progetto C.a.s.e. il Comune ha posto come unico requisito la residenza nel capoluogo da almeno un anno. Noi abbiamo un’idea diversa di politiche sociali: tutelare prima le famiglie aquilane e garantire loro accesso ai servizi che oggi, invece, sono negati. E non, come dice l’assessore alle Politiche sociali su facebook (perché non hanno neanche la capacità di fare un comunicato stampa che non venga smentito) cambiando l’Isee, ma modificando il regolamento per l’accesso ai servizi sociali, che è di competenza del Comune. Ovunque vada sento persone allo stremo, che non sopportano più questo centrosinistra: l’11 giugno verrà dato sfogo democratico al sentimento di ribellione che sta montando ogni giorno di più”.