Chieti

Samuele Bersani ha chiuso la 19ma edizione del Blubar Summer Festival

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Samuele Bersani concerto – Foto di Carlo De Luca

FRANCAVILLA AL MARE – Ieri si è tenuta l’ultima serata della diciannovesima edizione del Blubar Summer Festival a Francavilla al Mare nella bellissima location del Porto Turistico del Marina di Francavilla.

Due concerti anche in questo appuntamento finale: prima il Quartetto Meraviglia e a seguire l’attesissimo Samuele Bersani.

Il Blubar Summer Festival è sinonimo anche di produzioni musicali: quest’anno una grandissima sorpresa per il folto pubblico con il Quartetto Meraviglia che ha letteralmente stregato i presenti.

Quattro mondi musicali diversi hanno dato vita ad un riuscito connubio fatto di contaminazione di generi lontani fra loro che si sono incontrati magistralmente.

Per la prima volta in assoluto insieme sul palco hanno suonato Giovanna Famulari (violoncello, loop, voce), Fabrizio Stella (chitarre, loop, voce), Nour Eddin Fatty (liuto, percussioni, flauti, voce) e Massimo Mucci (cornamusa elettronica).

Samuele Bersani Blubar – Foto di Carlo De Luca

La loro esibizione si è conclusa fra gli scroscianti applausi. In molti aspettavano Samuele Bersani per la data del suo “Tour Estemporaneo”.

L’artista è reduce dalla vittoria della Targa come “Miglior Album dell’Anno” al Premio Tenco con il suo “Cinema Samuele”, senza ombra di dubbio uno dei più bei dischi ascoltati negli ultimi anni.

Lo show, un riuscito mix fra brani più importanti della sua carriera e quelli dell’ultimo album, si apre con “Pixel” e a seguire “Psycho”.

Bersani inizia sin da subito a dialogare con il pubblico: la cosa che non è mai mancata nei suoi live infatti è il feeling con i fan con cui ha un vero e proprio filo diretto.

A funzionare è anche il feeling che il cantautore bolognese ha con la sua band: sul palco con lui Tony Pujia e Silvio Masanotti alle chitarre, Stefano Cenci alle tastiere, Davide Beatino al basso, Marco Rovinelli alla batteria.

“Avete sentito che canzoni rassicuranti? – scherza Bersani – “La prossima sarà anche peggio!”.

Poi sottolinea la bellezza di essere finalmente tornato a fare il suo lavoro, ma anche la bellezza della gente che torna a vedere un suo concerto dopo tanto tempo. Per Bersani il concerto è un incontro.

Quartetto Meraviglia – Foto di Carlo De Luca

Parte così la bellissima “Occhiali Rotti” con la quale nel 2011 il cantautore riportò alla ribalta a vicenda di Enzo Baldoni, giornalista freelance ucciso in Iraq, vincendo anche la Quinta Edizione del Premio Amnesty Italia.

È però la classicissima “Spaccacuore” ad accendere gli animi. Alla fine il cantautore bolognese scherza ancora con i presenti raccontando che in genere c’è sempre qualcuno che gli chiede: “Ma quando fai quella bella?” . A seguire anche “En e Xanax” e “Cattiva” vengono salutate da scroscianti applausi.

Il concerto scorre alla grande e si continua con “Ferragosto” e “Harakiri”, quest’ultimo il singolo che ha anticipato l’uscita di “Cinema Samuele”.

Dopo “Lo scrutatore non votante” Bersani continua il suo dialogo-incontro con i fan raccontando come mentre canta riesca a fare dei pensieri paralleli e della sua abitudine sin dagli esordi di usufruire del leggio per i testi delle sue canzoni durante i concerti professandosi un analogico e non un digitale come tanti suoi colleghi. Sottolinea la bellezza della location: “C’è il mare di fronte e mi piace molto fare la prossima canzone proprio qui”. Parte così l’applauditissima “Replay”.

Si va avanti con “Le mie parole” e “Mezza bugia”, quest’ultima introdotta da un aneddoto nel quale Bersani racconta che durante un’intervista per l’ultimo disco gli hanno chiesto come mai non l’avesse chiamata “Mezze verità” e lui non sapeva cosa rispondere. Ha spiegato così come lui si diverta a spostare l’ordine degli addendi delle cose. Ancora a scherzare sul testo poi di “Giudizi Universali”, che eseguirà sul finale del concerto, nel quale molti cambiano il testo “potrei ma non voglio” in “vorrei ma non posso”.

Anche “Il pescatore di asterischi” raccoglie molti consensi.

Bersani racconta poi del suo rapporto discografico con Lucio Dalla, suo produttore per almeno quattro o cinque album, e di come non ami fondamentalmente le canzoni d’amore. Dalla scriveva di getto, ma una volta si trovarono in studio nel 1996 e lui aveva una musica ma non riusciva a farne il testo. Andò così a messa e al ritorno nacque “Tu non mi basti mai”, brano d’amore scritto con grandissima semplicità, quasi con un linguaggio da bambino. Così la propone anche alla platea del Marina di Francavilla al Mare in una versione meravigliosa molto fedele all’originale di Dalla.

“Freak” e “Coccodrilli” trascinano il pubblico. “Giudizi Universali” è cantata all’unisono.

Il cantautore saluta e lascia il palco. C’è però ancora spazio per due bis, “Il mostro”, brano con il quale tutto per lui ebbe inizio, e “Chicco e Spillo” che chiudono uno dei live più belli passati dalle nostre parti negli ultimi anni.

Cala dunque il sipario sulla riuscitissima diciannovesima edizione del Blubar Summer Festival.

Pubblicato da
Piero Vittoria

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