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San Buono, taglio indiscriminato di alberi: controlli della forestale

da Redazione

Denunciate due persone all’Autorità Giudiziaria anche per furto aggravato di legna e danneggiamento. Sequestrato un terreno

ForestaleSAN BUONO (CH) – Il personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Gissi, su disposizione del GIP del Tribunale di Vasto, ha sequestrato un’area di circa due ettari, di cui quasi un ettaro di proprietà pubblica, sita in C.da Sodere, a ridosso del Torrente Cena, in agro del Comune di San Buono, nella quale sono stati eseguiti lavori abusivi di sradicamento di alberi e dissodamento di terreno.

Piante di salici, pioppi ed olmi tagliate per una fascia lunga circa 600 metri, con danneggiamento e furto al patrimonio dello Stato e con le inevitabili conseguenze in termini di sottrazione di un importante bene ambientale, il cui ruolo è fondamentale nella tenuta dell’assetto idrogeologico dei suoli.

L’area interessata dai lavori abusivi è stata sottoposta a sequestro preventivo, anche al fine di impedire l’asporto dei tronchi delle 176 piante sradicate. Responsabili del misfatto sono il proprietario dell’area attigua a quella demaniale oggetto del taglio, interessato ad ampliare il proprio insediamento, e l’amico escavatorista che ha materialmente eseguito i lavori; gli stessi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vasto (CH) per violazioni al codice dei beni culturali e paesaggistici ed al testo unico sulle opere idrauliche, per tentato furto aggravato di legname, per deviazione di acque pubbliche e modificazione dello stato dei luoghi e per danneggiamento.

La vegetazione ripariale, oltre a rivestire un ruolo importante sul paesaggio agricolo-forestale della Provincia con spiccata importanza sulla biodiversità vegetale, di fatto assicura la stabilità delle sponde dei fiumi e torrenti e crea dei veri e propri corridori ecologici atti alla preservazione della biodiversità animale di qualsiasi livello. Proseguiranno, pertanto, le attività di controllo da parte della Forestale, al fine di contrastare la radicata consuetudine a tagliare indiscriminatamente, anche a ridosso dei fiumi, piante in buono stato di vegetazione, creando nocumento a boschi, gruppi e filari di alberi e innescando crescenti pericoli per smottamenti ed esondazioni.

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