Piante di salici, pioppi ed olmi tagliate per una fascia lunga circa 600 metri, con danneggiamento e furto al patrimonio dello Stato e con le inevitabili conseguenze in termini di sottrazione di un importante bene ambientale, il cui ruolo è fondamentale nella tenuta dell’assetto idrogeologico dei suoli.
L’area interessata dai lavori abusivi è stata sottoposta a sequestro preventivo, anche al fine di impedire l’asporto dei tronchi delle 176 piante sradicate. Responsabili del misfatto sono il proprietario dell’area attigua a quella demaniale oggetto del taglio, interessato ad ampliare il proprio insediamento, e l’amico escavatorista che ha materialmente eseguito i lavori; gli stessi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vasto (CH) per violazioni al codice dei beni culturali e paesaggistici ed al testo unico sulle opere idrauliche, per tentato furto aggravato di legname, per deviazione di acque pubbliche e modificazione dello stato dei luoghi e per danneggiamento.
La vegetazione ripariale, oltre a rivestire un ruolo importante sul paesaggio agricolo-forestale della Provincia con spiccata importanza sulla biodiversità vegetale, di fatto assicura la stabilità delle sponde dei fiumi e torrenti e crea dei veri e propri corridori ecologici atti alla preservazione della biodiversità animale di qualsiasi livello. Proseguiranno, pertanto, le attività di controllo da parte della Forestale, al fine di contrastare la radicata consuetudine a tagliare indiscriminatamente, anche a ridosso dei fiumi, piante in buono stato di vegetazione, creando nocumento a boschi, gruppi e filari di alberi e innescando crescenti pericoli per smottamenti ed esondazioni.
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