Home » Attualità » San Giovanni Teatino, corso di Training Autogeno

San Giovanni Teatino, corso di Training Autogeno

da Annarita Ferri

8 incontri di un’ora e mezza ciascuna dal 28 ottobre 2010

SAN GIOVANNI TEATINO (CH) – L’appuntamento è ogni giovedì dal 28 ottobre 2010  per un totale di 8 incontri della durata di circa un’ora e mezza ciascuno,dalle ore 18 alle 20. Si tratta del corso di Training Autogeno svolto presso lo studio in Via Nenni 274 a  San Giovanni Teatino,accanto all’ hotel Dragonara dal dottor Massimiliano Stocchi,psicologo e psicoterapeuta.

Specialista in Psicologia della Salute, il terapeuta Stocchi è anche professore a contratto presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti;ha esperienza nel lavoro di Mental Training in ambito sportivo ed è impegnato in inteventi di riduzione dello stress in contesti lavorativi.

Il costo complessivo del corso è di € 140 ed è a partecipazione limitata, per informazioni dettagliate si può contattare la segreteria di Igea al numero telefonico 329.9113320 oppure via mail a: info@igeacps.it.

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento usata in ambito clinico nel controllo dello stress, nella gestione delle emozioni e nelle patologie con base psicosomatica. Viene utilizzata anche in altri ambiti quali lo sport e in tutte quelle situazioni che richiedano il raggiungimento di un alto livello di concentrazione.

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento basata

Come dimostra la letteratura scientifica, il Training Autogeno non è una tecnica basata sulla suggestione ma sul rilassamento ossia sulla correlazione tra stati psichici (in particolare le emozioni) e aspetti somatici dell’individuo. Le modifiche che si producono con un adeguato allenamento hanno carattere di stabilità e costanza nel tempo, fattori questi assenti sia nella suggestione in senso generale che nella suggestione ipnotica che proprio per questo incontra talvolta notevoli limitazioni nella sua applicazione.

Il TA viene praticato, frequentemente, con intenti psicoterapeutici in tutti quei casi dove l’aspetto emozionale sia centrale. Questa tecnica possiede, infatti, una intrinseca capacità di favorire “associazioni” significative, rispetto ad eventi traumatici considerati minori, dimenticati o, frequentemente, “rimossi”. Il termine training significa allenamento; infatti è solo allenandosi che si riesce ad ottenere una modifica reale e non immaginaria nel complesso assetto alla base della risposta emozionale.

La pratica del training autogeno ha tra le sue finalità un maggior controllo dello stress, dell’ansia, una riduzione generale della tensione emotiva e il recupero delle energie, anche grazie a un ridimensionamento spontaneo delle emozioni negative “allegate” a determinati vissuti. Questa tecnica, tuttavia, non è indicata per chiunque: non è adatta in coloro che dovessero trovarsi in una condizione depressiva importante (non riuscirebbero a raggiungere il livello minimo di concentrazione necessaria) ed è fortemente controindicata in caso di psicosi. Nel disturbo bipolare dell’umore può provocare una condizione di disagio in alcuni casi grave, nei casi di dissocizione può essere del tutto inutile o dannosa, dove vi siano segni di scissione della personalità può accentuarne i sintomi.

E’ molto utile inoltre nella cura di ansia, insonnia, emicrania, asma, ipertensione, attacchi di panico e in tutte quelle patologie dove l’aspetto psicosomatico sia rilevante. Ma anche in molti altri contesti il TA ha un ruolo positivo: in particolare per atleti e sportivi in genere in quanto favorisce il recupero di energie permettendo una migliore gestione delle proprie risorse, migliora la concentrazione e contribuisce al conseguimento di alte prestazioni. È importante sapere che nel training autogeno il rilassamento non è la cosa principale, ma è un ”effetto collaterale” del mutato equilibrio psicofisico.

Gli esercizi si attuano in tre posizioni: posizione sdraiata, in poltrona e del cocchiere a cassetta. Molto importante risulta anche la respirazione, la quale deve funzionare in maniera progressivamente più automatica e quindi meno controllata. importante è nel TA il processo secondo il quale ogni fenomeno corporeo non viene forzato, ma avviene spontaneamente da sè.

1. Esercizio della Pesantezza. E’ molto utile per superare problemi psicofisici legati a tensioni mucolari che derivano da tensioni emotive.
2. Esercizio del calore. Serve per alleviare problemi circolatori, in tutti i casi in cui ci sia un problema di ridotto afflusso del sangue alle estremità. Aiuta a riscaldare i muscoli e ad aumentare lo stato di rilassamento prodotto dalla pesantezza.
3. Esercizio del cuore. E’ un esercizio molto suggestivo che permette di mettersi in contatto con il proprio ritmo di vita e di quella parte del corpo che simbolicamente deputiamo alle emozioni.
4. Esercizio del respiro. Produce una migliore ossigenazione del sangue e degli organi. E’ importante nel simbolismo respiro=vita.
5. Esercizio del plesso solare. Aiuta soprattutto a chi soffre di problemi digestivi.
6. Esercizio della fronte fresca. Produce una vasocostrizione che può essere molto utile per ridurre il mal di testa soprattutto se legato ad un sovraccarico fisico o mentale.

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento