SAN GIOVANNI TEATINO (CH) – Il Sindaco Marinucci: “San Giovanni Teatino è all’interno di un crocevia culturale europeo, rilanciando l’occupazione e uno studio serio e fondato sui ragazzi che hanno più difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro”
Stimolante e interessante “WorknParty” all’Hotel Dragonara è stato l’evento rivolto ai giovani che, divertendosi, hanno valutato percorsi formativi per il proprio futuro.
L’iniziativa fa parte del più ampio Progetto Europeo ECMYNN (Enhancing Competences to Meet Needs of Young’s Neets) finanziato dal Programma Erasmus+ e che vede il Comune di San Giovanni Teatino capofila.
“Essere al centro di questo prestigioso progetto significa non solo promuovere attivamente la formazione, – ha dichiarato il Sindaco Luciano Marinucci – ma significa anche immettere la nostra comunità in ambito europeo, con tutti i vantaggi relazionali che ne conseguono”.
NEET indica i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e che non sono impegnati in attività di formazione.
WorknParty in un clima sobrio e festoso, ha offerto occasioni di essere inseriti o reinseriti in percorsi educativi e/o di accesso al lavoro. Inoltre è stato definito uno specifico protocollo di comunicazione per avvicinare “giovani NEET” attraverso i loro coetanei.
“L’evento è stato realizzato in un contesto volutamente poco istituzionale, utilizzando un canale e un linguaggio molto vicini a quelli dei giovani NEET. – spiega Fabrizio Coccetti, consulente per il Comune nel progetto – Stiamo provando ad avvicinare l’istituzione ai giovani per massimizzare l’efficacia delle risorse che saranno utilizzate e poi per sperimentare nuovi servizi che meglio incontrino i bisogni dei diversi tipi di giovani NEET”.
Una grande opportunità, dunque, ma anche un laboratorio-osservatorio sulle tendenze dei giovani di San Giovanni Teatino. Su questo aspetto si è soffermata Alessia Chiacchiaretta, Consigliere Comunale che ha seguito da vicino il progetto: “il WorknParty è per noi un punto di inizio, non di arrivo: con questo evento siamo riusciti ad attirare giovani su cui non abbiamo molti dati, poiché non sono rintracciabili attraverso i metodi tradizionali. Inoltre – conclude Chiacchiaretta – riusciremo a studiare delle proposte ad hoc, anche grazie al supporto dello Sportello Sangiò Lavoro”.