SAN GIOVANNI TEATINO ( CH) – Il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci,è intervenuto sul caso Terna ed ha precisato che non c’è alcun risarcimento in vista per il Comune a causa di tale elettrodotto ,di cui contesta il tracciato con forza.Ha dichiarato il sindaco:
Apprendo da alcuni organi di informazione, non senza una punta di stupore, che il progetto Terna per la realizzazione dell’elettrodotto che dal Montenegro arriverà alle nostre coste e poi scenderà verso sud, attraversando anche il mio territorio comunale, sarebbe già partito senza problemi, e che il Comune di Pescara avrebbe già incassato 2 milioni di euro, in acconto sui 5 complessivi promessi per opere pubbliche, ai quali dovrebbe aggiungersi una spesa di altri 2 milioni per interramento di cavi elettrici e che addirittura al Comune di San Giovanni Teatino arriverebbero circa 4,5 milioni di euro, sempre per interramento di cavi elettrici.
Le informazioni che sono state date – precisa il primo cittadino – relativamente alla mia cittadina non sono rispondenti al vero e hanno bisogno di una doverosa rettifica.In primo luogo, agli atti del Comune, che rappresento dalla scorsa primavera, non vi è traccia di un impegno di Terna a spendere la presunta somma di 4,5 milioni di euro; l’unico impegno di cui si parla nei documenti in nostro possesso è quello preliminare ad interrare un breve tratto di elettrodotto di circa 1 km., la cui spesa ben difficilmente mi pare possa arrivare alla metà di quanto pubblicato dagli organi di stampa; inoltre, a differenza di quanto stabilito nella convenzione stipulata con il Comune di Pescara, la proposta avanzata da Terna al Comune di San Giovanni Teatino prevede che l’intervento sarà realizzato solo se tecnicamente possibile e solo dopo la realizzazione e l’entrata in esercizio dell’elettrodotto; quindi questa è l’unica misura, peraltro del tutto ipotetica, di risarcimento e/o di compensazione ambientale a favore dei cittadini del Comune di San Giovanni Teatino che ho rinvenuto agli atti.
Inoltre, immediatamente dopo il mio insediamento e molto prima che fosse approvato il progetto, ho motivatamente contestato la localizzazione del tracciato (che attraverserebbe una delle zone più densamente popolate, la ex Tiburtina Valeria, piena di sottoservizi, incluse le reti del gas, con un enorme carico di traffico e con difficoltà di realizzazione evidenti), offrendo come soluzione alternativa il tracciato ricompreso tra l’asse attrezzato e l’aeroporto d’Abruzzo.
Ho dovuto con grande disappunto constatare che la mia richiesta è stata completamente ignorata, in quanto il progetto è stato approvato così com’era previsto e, di conseguenza, la mia amministrazione lo ha impugnato, insieme ad altri cittadini, il dinanzi al Tar del Lazio, limitatamente al tratto ricadente nel proprio territorio, impugnando anche altri atti, tra i quali la determinazione regionale di attestazione di conformità urbanistica delle opere, che dal nostro punto di vista non poteva essere rilasciata.Indipendentemente dagli esiti del ricorso e fermo restando che stiamo valutando con i nostri legali anche la possibilità di assumere altre iniziative, è evidente che riteniamo del tutto insoddisfacente il modo in cui la precedente amministrazione ha rappresentato gli interessi dei cittadini (basti dire che è stata assente a tutte e tre le conferenze dei servizi convocate sull’argomento) e che, di conseguenza e sempre nell’interesse dei cittadini di San Giovanni Teatino, continueremo a perseguire ogni strada, non certo perché si impedisca la realizzazione del progetto, ma perché ad esso vengano apportate modifiche e/o prescrizioni idonee ad introdurre le cautele rispetto ai rischi anche solo ipotetici per la salute che meritano, oltre ai cittadini di Pescara, anche quelli di San Giovanni Teatino.