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San Salvo, il programma delle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unita d’Italia

da Mariacristina Salini

SAN SAlVO (CH) – I festeggiamenti della “Notte dell’Unità d’Italia” inizieranno il 16 marzo alle ore 20.45 con un omaggio ai caduti e proseguiranno dalle 21.00 in poi, in Piazza Papa Giovanni XXIII, tra suoni, luci e colori, con una grande manifestazione della quale saranno protagonisti i giovani e alla quale parteciperanno accanto alla Banda Città di San Salvo e all’Orchestra “Scuola Media”, Lara Molino, Mario Torricella e Martina Perrucci.
La storia e la Costituzione raccontate dal Consiglio Comunale dei ragazzi e dalle scuole saranno il cuore della manifestazione celebrativa che si chiuderà il 17 marzo, alle ore 12.00, con l’Alzabandiera presso il monumento ai caduti, con la partecipazione del Coro degli Alpini.Un secondo appuntamento è previsto per il 3 maggio, alle ore 10.30, presso il Museo “Porta della Terra”, per l’inaugurazione della mostra su l’Unità d’Italia a cura dell’Archivio Storico della Provincia di Chieti e un momento di riflessioni storiche alla presenza del sindaco Gabriele Marchese, del Prefetto di Chieti Vincenzo Greco, della Direttrice dell’Archivio Storico provinciale, dello storico Felice Costantino e del Direttore della mostra Giuseppe Tinari.
La mostra resterà aperta dal 3 al 18 maggio dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, il martedì e il giovedì dalle 16.00 alle 18.00 e il sabato dalle 17.00 alle 20.00.
Terzo momento fortemente significativo è la Festa della Repubblica, il 2 giugno dalle ore 17.00 in poi in Piazza Papa Giovanni XXIII con danze, videoproiezioni e il concerto dei “Caffè Strauss”.
Per l’occasione sarà allestita una mostra con i lavori dei ragazzi delle scuole sulla Pace e l’Unità d’Italia.
Il sindaco Marchese ha dichiarato:

la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia è una grandissima occasione per festeggiare e ricordare quell’evento della storia, per il quale migliaia di uomini hanno dato la vita, che con la proclamazione di Vittorio Emanuele II Re d’Italia, nel primo parlamento italiano il 17 marzo 1861, ha “fatto l’Italia” con un’identità intrisa di cultura risorgimentale e di grande senso dello stato ben rappresentato dai grandi uomini e politici che ne furono protagonisti. Un’identità che dopo 85 anni di monarchia ha assunto connotati ancora più marcati con la nascita della Repubblica.

italiani, al prezzo della loro stessa vita, hanno espresso la volontà di quella “identità paese” frutto da un lato del risorgimento e dall’altro dalla resistenza. Un’identità espressa nel tricolore e nei principi in esso simboleggiati di libertà, uguaglianza e fraternità che sono le fondamenta dell’Unità nazionale e della Costituzione e che vanno difesi con forti azioni di contrasto alle attuali tendenze al revisionismo dell’equilibrio dei poteri e contro i continui attacchi ai principi costituzionali che minano le fondamenta stesse della nazione e della coesione sociale.
I diversi volti del risorgimento, quella dei Savoia e Cavour e di un regno del nord Italia, di Carlo Cattaneo e del federalismo dei municipi e degli Stati Uniti d’Italia, di Mazzini e della Repubblica unitaria, di Garibaldi e di un’Unità “dal basso” e infine la questione meridionale e le scelte di modernizzazione che favorirono il Nord, si riflettono ancora oggi nell’attualissima questione del federalismo che, anch’essa, solo affrontata nel rispetto dei fondamentali principi costituzionali, può rappresentare un reale avanzamento.

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