ROMA – Un disegno di legge per riconoscere la Psoriasi tra le patologie croniche. A depositarlo il senatore aquilano Guido Liris, capogruppo di FdI della commissione Bilancio al Senato, che lo ha presentato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri nella sala Caduti di Nassiriya a Palazzo Madama a Roma, dal titolo “Giornata mondiale della Psoriasi: una sfida sociale”, con l’obiettivo di elevare la sensibilità politica, istituzionale e sociale verso una malattia che, pur colpendo in Italia circa 1,8 milioni di persone (di cui 250 mila in forma severa), appare ancora sottovalutata e non attenzionata dalle Istituzioni.
“Sono orgoglioso di aver depositato un disegno di legge a mia prima firma per fare in modo che questa malattia venga riconosciuta tra le patologie croniche”, commenta Liris, che è dirigente medico in aspettativa della Asl aquilana.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Valeria Corazza, presidente Apiafco, Associazione Psoriasici Italiani Amici Fondazione Corazza; Clara De Simone, professoressa associata di Dermatologia, Policlinico A. Gemelli, Roma; il professor Giuseppe Argenziano, presidente della Società Italiana di Dermatologia; e Sabrina Nardi, fondatrice e consigliera Salutequità.
“La psoriasi – spiega Liris – rappresenta una delle maggiori sfide per la salute pubblica, colpisce non solo la pelle ma incide profondamente sulla qualità della vita dei pazienti. Inoltre, espone al rischio di molteplici comorbidità: le malattie infiammatorie croniche intestinali, le malattie metaboliche (diabete e obesità) e quelle cardiovascolari, oltre al pesantissimo impatto sulla sfera psicologica. I dati indicano che il 26% dei pazienti soffre di una comorbidità associata alla psoriasi, il 24% di 2 e il 19% di 3, e che almeno il 30% sviluppa l’artrite psoriasica”.
“Per garantire il pieno diritto alla salute per le persone che ne soffrono è necessario includere la Psoriasi nel Piano Nazionale Cronicità e lavorare per migliorare la cura e la presa in carico dei pazienti a livello territoriale – aggiunge il senatore -, anche sfruttando la potenzialità delle tecnologie digitali che possono rappresentare una possibile soluzione per risolvere il problema delle liste d’attesa e per migliorare la capacità degli specialisti di dare risposta alla grande richiesta di salute, oltre che per l’ efficientamento del Sistema Sanitario Nazionale”.
“È essenziale che le istituzioni, il sistema sanitario e la società civile comprendano l’impatto devastante che questa malattia sistemica ha non solo a livello fisico, ma anche psicologico e sociale”, conclude Liris.