L’ accordo giudicato positivamente dal Commissario Chiodi e dall’assessore Venturoni
PESCARA – Gli imprenditori delle cliniche private hanno siglato, ieri, l’accordo sui tetti di spesa. Pierangeli, Villa Serena, Spatocco vanno quindi ad aggiungersi a Di Lorenzo, Ini di Canistro, Nova Salus, San Francesco, Immacolata e Villa Letizia che avevano gia’ firmato lunedì’ scorso.
Il Commisasario ad acta per Sanità, Gianni Chiodi ha messo in risalto la natura fortemente innovativa di un accordo, che puo’ rappresentare un modello metodologico e introduce regole chiare e su cui si e’ trovato un punto di equilibrio con i titolari delle cliniche. Si sono risparmiate risorse ingenti ed al tempo stesso si potranno evitare gli sprechi del passato, ma soprattutto si sono create le basi per costruire una sanita’ migliore e piu’ rispondente alle reali esigenze del cittadino-paziente. Ha detto ancora Chiodi :
si tratta di un momento di fondamentale importanza ai fini del risanamento e della prosecuzione del processo di riorganizzazione della sanità abruzzese dato che, con il raggiungimento di tale intesa, l’Abruzzo si allinea alle Regioni più vituose d’Italia in questo specifico comparto. Un risultato ottenuto grazie anche alla presa di coscienza degli imprenditori della sanità privata che hanno compreso l’importanza del piano di risanamento della sanità abruzzese.
Soddisfatto anche l’assessore alla Sanita’, Lanfranco Venturoni, che ha affermato :
questo importante risultato rappresenta un motivo di grande soddisfazione poiche’ in questo modo viene scongiurato definitivamente il disaccreditamento delle cliniche che avrebbe creato enormi problemi sia ai pazienti che alle centinaia di lavoratori che operano in quelle strutture sanitarie.
I titolari della cliniche private hanno dimostrato senso di responsabilita’ che apprezziamo, tuttavia, non potevamo non tenere fermo il principio della determinazione dei tetti di spesa secondo regole che andavano ristabilite per evitare il caos degli anni passati.Le cliniche private, dal canto loro, hanno compreso appieno che, dietro la fermezza del Commissario Chiodi e del Governo regionale, c’era solo l’esigenza di affermare regole nuove che da un lato evitassero contenziosi e dall’altro garantissero l’erogazione di prestazioni per le quali esiste un reale fabbisogno.
Secondo l’assessore Venturoni, in questo modo, la Regione avra’ la certezza che verranno erogate solo prestazioni appropriate mentre i titolari delle cliniche potranno contare su un tetto di spesa chiaro e definito oltre a pagamenti certi a fronte di un sistema di controllo efficace e trasparente.
Dall’accordo odierno, resta fuori solo la clinica San Raffaele di Sulmona.
L’assessore ha spiegato che in questo caso, pero’ la proprieta’ della clinica peligna non contesta il metodo adottato dalla Regione ma la problematica e’ legata alla tariffazione delle prestazioni sanitarie. Inoltre, l’assessore Venturoni lascia aperta la porta ad una evoluzione negli scenari futuri in quanto non esclude che su precise prestazioni il tetto di spesa non possa essere aumentato.
Ha precisato ancora l’assessore :
quello che va chiarito fin da ora e’ che rispetto alle prestazioni sanitarie richieste dai cittadini abruzzesi nelle cliniche di fuori regione, c’e’ una disponibilita’ tecnica ad erogare rimborsi solo nel caso di prestazioni appropriate e limitatamente ad accordi ben precisi. Per la fissazione del tetto di spesa, e’ stato preso come riferimento il fatturato 2008 delle cliniche private, che rappresenta un dato certo, depurato dall’inappropriatezza.
La maggiore conflittualità l’abbiamo riscontrata sui ricoveri extraregionali, cioe’ quelli dei pazienti provenienti da altre regioni, sulla base della convinzione maturata tra gli imprenditori privati che la relativa spesa non sarebbe ricaduta sulla Regione Abruzzo. Ma non e’ cosi’. Infatti, il Piano di rientro per il deficit della Sanita’ obbliga alla firma di Accordi di Confine con le regioni limitrofe proprio al fine di combattere l’inappropriatezza, come del resto prevede lo stesso Patto per la Salute siglato tra Stato e Regioni .
A tal proposito il nostro accordo tiene conto proprio di queste intese che andremo a siglare a breve, entro la prima decade di maggio, con le Regioni limitrofe Marche, Lazio e Molise”. Sono stati, invece, aumentati i tetti per le prestazioni ambulatoriali dei privati dal momento che le liste d’attesa sono troppo lunghe e la sanita’ pubblica non riesce ad abbatterle. Alla luce di questa intesa denoto finalmente un clima nuovo e costruttivo poiche’ si e’ capito che l’integrazione del pubblico con il privato e’ necessaria nella misura in cui quest’ultimo eroga prestazioni che servono realmente e non si sovrappone all’offerta della sanita’ pubblica.
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