Santo Stefano di Sessanio: terra dimenticata, terra recuperata

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Attrazione fatale per gli stranieri che desiderano comprare una seconda casa in Italia. Meglio se in luoghi originali

SANTO STEFANO DI SESSANIO (AQ) – L’esempio abruzzese, ospitato sulla prestigiosa testata britannica The Guardian, dimostra lo spiccato interesse dei potenziali acquirenti esteri per siti particolari.

Sextantio in passato, ora Santo Stefano di Sessanio. Siamo in terra abruzzese, che in questi ultimi due anni sta vivendo un exploit per l’interesse e la propensione all’investimento immobiliare degli stranieri. Da poco è online l’articolo che The Guardian ha dedicato a questo fazzoletto di terra a pochi chilometri dall’Aquila: la famosa testata giornalistica inglese ha dedicato a Santo Stefano di Sessanio uno spazio, inserendola nella rubrica sul settore immobiliare che raccoglie originalità, stranezze, peculiarietà sparse nel mondo.

Lo spunto per la pubblicazione nasce da una richiesta fatta a Gate-away.com, il portale immobiliare dedicato agli stranieri che vogliono comprare una seconda casa in Italia, dalla redazione del giornale che era alla ricerca di qualcosa di speciale per i propri lettori.

“Nel caso di Santo Stefano di Sessanio – commenta Walter di Martino, responsabile della Comunicazione di Gate-away.com – l’interesse dei media inglesi è triplice: il recupero di un borgo antico oramai decadente che attrae investimenti e sviluppa turismo di qualità; l’esclusività del luogo, in termini anche di distanze e percorrenze, che lo colloca in uno scenario quasi fantastico; la storia dei luoghi, recuperati con materiali originali, unita al fascino del paesaggio abruzzese a tratti duro ma generoso. I dati del nostro portale – aggiunge Di Martino – nel 2015 indicavano una crescita continua delle richieste dall’estero per immobili in Abruzzo e per quanto riguarda in particolare il mercato inglese, probabilmente l’Abruzzo riuscirà a surclassare altre regioni italiane da sempre nel cuore dei britannici”.

“Come è noto a tutti – commenta il presidente Fiaip Pescara, Alberto La Morgia – l’Italia detiene il 70% circa del patrimonio artistico, culturale e storico dell’intero pianeta. Tra le regioni italiane non fa certo eccezione l’Abruzzo, chiamata “Regione Verde d’Europa”, per la presenza del “Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” e di molti altri parchi e riserve naturali, ma anche per il notevole patrimonio artistico e architettonico presente. Santo Stefano di Sessanio, antico borgo medioevale del 1600, interamente ricostruito con un inedito approccio di restauro conservativo, è da anni una ambita meta turistica internazionale, dove è ancora possibile acquistare, con investimenti contenuti, per effetto di un significativo abbassamento dei prezzi, proprietà originalissime e particolarmente suggestive in aree anche interamente pedonalizzate, per rivivere e assaporare antiche tradizioni, fatte di ritmi, profumi, sapori e silenzi. Tradizioni ormai lontane nel tempo ma vicine al cuore di ciascuno”.

Già a partire dal 2004, anno in cui l’imprenditore di origini svedesi Daniele Kihlgren ha acquistato una parte del borgo realizzando il progetto Sextantio di albergo diffuso, Santo Stefano di Sessanio ha visto puntati su di sé i riflettori dei media di tutto il mondo. La regione sta vivendo una seconda giovinezza, come suggerisce il trend rilevato nell’ultimo periodo da Gate-away.com che consiste nella ricerca da parte degli stranieri di un luogo significativo e meno conosciuto per il proprio investimento immobiliare, probabilmente anche dettato dalle forti possibilità di imbattersi nell’affare del momento.

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