Il predetto Santoro, nella serata di ieri, aveva raggiunto, a bordo di un Fiat Fiorino il bar “Caffè Opera” e dopo aver consumato una bevanda, si rifiutava di pagarla minacciando ripetutamente di morte il titolare che lo allontanava dal locale. A quel punto il Santoro dopo aver prelevato da casa – poco distante dal locale – un martello, ritornava nel locale ove danneggiava infrangendo la vetrata antisfondamento.
Da una ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri si e’ appreso che l’uomo, la mattina del 29 marzo, all’uscita dal tribunale di teramo, dopo l’udienza di convalida dello stesso santoro, arrestato sempre da parte dei carabinieri il 28 scorso per tentata estorsione – c.d. Cavallo di ritorno – di 600 euro per riconsegnare le chiavi ed il telecomando del locale al titolare dell’attivita’ in questione. Da premettere che gia’ nella mattinata aveva creato qualche problema al citato esercizio pubblico gettando in aria tavolini e sedie di plastiche senza che vi fossero danni.
L’esagitato, a quel punto, veniva bloccato dai militari operanti allertati dallo stesso titolare. Nella circostanza il citato Riccardo Santoro, veniva altresì, deferito in stato di libertà per i reati di furto aggravato – del Fiat Fiorino –, di ricettazione e porto abusivo di coltello del genere proibito, poiché in una pertinenza del proprio appartamento venivano rinvenuti tre ciclomotori, sei biciclette, trapani elettrici, mole e avvitatori, fari a led asportati su una rotonda del comune di Nereto, nonché un coltello a serramanico del genere proibito trovatogli addosso. Veicoli e materiale rinvenuto sottoposti a sequestro. Indagini in corso. Arrestato, tradotto presso la casa circondariale di Teramo.
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