PESCARA – Giunge al termine la seconda edizione di Femminile Plurale/L’Arte delle Donne, rassegna del Florian Metateatro dedicata alla creatività femminile e ai temi della disparità di genere, con un bilancio estremamente positivo per l’adesione del pubblico e l’apprezzamento riscosso dagli spettacoli presentati. L’ultimo appuntamento è al Florian Espace mercoledì 5 aprile ore 20.45 con il concerto-spettacolo Sarabanda Postcomunista, di Irida Gjergji, con Irida Gjergji (voce e viola) e Christian Mascetta (chitarra).
Canzoni della tradizione folk albanese contaminate col jazz. Il racconto, anche umoristico, di un’adolescenza negli anni novanta a Durazzo, dell’arrivo in Italia e dell’essere immigrati, tra amarezza e toni lievi. Tutto questo è “Sarabanda postcomunista”.
“Nina” ci parla della sua infanzia, della sua terra, del suo sogno che la porterà dall’altra parte dell’Adriatico. Poche centinaia di chilometri verso quell’Ovest che, dopo la caduta del muro, si era fatto improvvisamente più vicino. Il racconto continua in Italia attraverso la burocrazia, le mille contraddizioni e i pregiudizi, osservati dal punto di vista dell’emigrante, senza tralasciare il rapporto con la propria terra d’origine e la propria famiglia che si fa via via più complesso.
Un monologo in jazz. Una biografia traslata e musicata sul tema delle radici. Sulla condizione dell’emigrare/immigrare, sull’incertezza di questo doppio passo. Il passo forzato verso la nuova terra, la nuova cultura, e il desiderio di ritrovarsi e riconoscere le proprie radici.
La drammaturgia non punta alla polemica sociale ma gioca con i luoghi comuni sulla diversità, con la ricchezza di dettagli e lo sguardo straniato di chi li affronta ogni giorno in prima persona. Lo spettacolo si compone di racconti, brani, suoni e ritmi della tradizione popolare albanese rivisitati in chiave contemporanea.
E’ il risultato dell’incontro tra un’attrice e violista classica albanese, immigrata da più di dieci anni, un chitarrista italiano di estrazione jazzistica che per questo progetto hanno deciso di unire le proprie doti musicali e autoriali, muovendosi ugualmente a proprio agio tanto nei canoni della musica balcanica quanto nella composizione di brani originali in linea comunicativa diretta e immediata con le atmosfere del testo. Terreno comune della ricerca è il tentativo di intrecciare il suono alla parola, di farle fluire naturalmente in aneddoti di stupore e danze animate.
Lo spettacolo si avvale inoltre della consulenza del drammaturgo Andrea Cosentino, uno dei più noti autori del teatro di narrazione contemporaneo, che al monologo regala le variazioni del suo stile paradossale: cantilenante, ossessivo e tragicomico, capace di sposarsi perfettamente con i ritmi del Jazz.
I racconti mettono in risalto lampi di storia dell’Albania abbandonata e dell’Italia vissuta, accompagnati dallo scorrere fluido e sincopato del jazz e dai tempi dispari, quasi imprevedibili, delle danze balcaniche, che colorano le atmosfere ora nostalgiche, ora divertenti del monologo.
Sarabanda Postcomunista è un teatro-concerto in cui si balla dentro il racconto. E’ un flusso che parla del crescere e del diventare, che riflette sul passato e sul presente per inventare il futuro, un luogo in cui tutti siamo stranieri.
postPLAY a seguire: la Compagnia dopo lo spettacolo incontra il pubblico in dialogo con Gerarta Zheji Ballo, giornalista e osservatrice internazionale, attivista per le attività interculturali e di integrazione e dei rapporti Italia-Albania. Ed infine brindisi di fine rassegna!
Biglietto 12 €, ridotto 10. Si consiglia di prenotare al 393/9350933 (anche whatsapp) e 085/2059278.