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Tommaso Sarchese (Ecodem), Primarie e dopo

da Redazione

Tommaso SarcheseAppello ai candidati sindaci

LANCIANO (CH) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Tommaso Sarchese (Ecodem):

“Un importante passaggio democratico è stato fatto attraverso le primarie. A Lanciano, così come in molte altre parti d’Italia, sono state un passaggio quasi obbligato quale modalita’ di scelta del candidato sindaco; sicuramente esse presentano molti limiti e in alcuni casi, in alcune citta’, delle storture gravi e/o meno gravi ne hanno offuscato la legittimita’. Sicuramente occorrerebbe una regolamentazione legislativa per evitare episodi incresciosi di diverso genere; e poi , ritengo, che non è detto che si debbano sempre e in ogni caso adoperare per la scelta del candidato, questo se si parte dal presupposto che nascono prima i candidati e poi eventualmente le primarie. Ora pero’ è importante che lo strumento della partecipazione non rimanga monco.

Si chiama a decidere solo ogni cinque anni? Non credo che questo debba essere lo spirito. Se partecipazione deve essere, occorre fornire altri strumenti affinche’ il cittadino possa contare e riavvicinarsi all’attivita’ politico amministrativa e dare un proprio contributo sulle scelte che il candidato risultante vincitore andra’ a prendere insieme alla sua maggioranza. Occorre far si che si possa essere chiamati a decidere direttamente anche su argomenti che rivestono una importanza fondamentale per il presente e futuro della citta’. E che vi possano essere degli strumenti di partecipazione per far si che talune scelte siano partecipate al massimo; ovviamente, in questo caso, organismi di consultazione, fermo restando che poi la scelta definitiva andra’ fatta dall’amministrazione che i cittadini sceglieranno attraverso le elezioni vere e proprie.

Possono chiamarsi Doparie, una sorta di Primarie sulle cose, che prevedono un passaggio dopo le Primarie per dar voce ai cittadini su argomenti di importanza rilevante per la citta’; e ancora possono essere i referendum consultivi su temi dove si sviluppa dibattito e dei quali risultati poi l’amministrazione deve tenere conto; possono essere le Consulte, che costituite a livello tematico siano di consultazione e composte da attori specifici in base all’argomento; possono essere i Consigli Comunali aperti, dove vengono chiamati a partecipare associazioni e pezzi di societa’ civile su argomenti all’odg di rilievo; possono essere i Comitati di quartiere, una forma di autoorganizzazione dove i cittadini o quelli indicati a rappresentarli in un determinato territorio, si riuniscono per discutere dei problemi della zona (e Lanciano ha un territorio molto esteso con contrade e quartieri, che spesso si sentono lontani e dimenticati) suggerendo le possibili soluzioni, abbandonando cosi’ la sterile lamentela; possono essere anche tipologie moderne di consultazione on line tenuto conto dell’importanza che i social per esempio, rivestono attualmente nel dibattito e nei commenti sui piu’ disparati argomenti e di cui anche gli amministratori tengono gia’ conto e ancora petizioni, appelli, etc

A questi strumenti pero’ occorre crederci, inserirli non solo come punti di programma elettorale, ma come impegni concreti da mettere in pratica e regolamentare appena si è eletti.
E’ faticoso certamente, ma se si vuol far bene il mestiere di amministratore non basta occuparsi dell’ordinario o di quello che tutti gli altri contendenti sanno o potrebbero fare, ma andare oltre, per far di nuovo crescere tra la gente la voglia di riavvicinarsi alla cosa pubblica; cosi se ne giovano tutti, anche quelli che magari nell’urna hanno fatto una scelta diversa e che in questo modo contano lo stesso e possono dare il loro contributo”.

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