PESCARA – Il 28 gennaio gli Infermieri e gli operatori sanitari del comparto scenderanno in piazza per condividere con i cittadini il proprio grido di dolore per il mancato riconoscimento e valorizzazione promessi dal Governo. Si legge di seguito nella nota.
“Siamo convinti che se non si investe sui professionisti della salute e sugli operatori sanitari il servizio sanitario pubblico morirà. In questo scenario pandemico, che ha colpito anche il nostro Paese dalla fine di febbraio 2020 a tutt’oggi, gli operatori sanitari italiani hanno dimostrato di essere all’altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi sempre al meglio, sin dall’inizio, anche quando gli strumenti a disposizione era scarsi, sacrificando anche la propria vita, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile. Gli Infermieri e gli altri operatori sanitari hanno visto stravolgere le proprie vite e i propri setting lavorativi in maniera repentina per far fronte con coraggio questa pandemia, spesso non senza conseguenza. Basta chiamarci EROI ora dalle parole bisogna passare ai fatti. Ecco le principali motivazioni dello sciopero:
1. Mancato riconoscimento del valore professionale e nessun segnale di vicinanza delle Istituzioni;
2. Condizioni di lavoro inaccettabili;
3. Peso delle responsabilità sempre pi forte;
4. Professioni sanitarie sempre più svalutate;
5. Rapporto operatori sanitari/pazienti inadeguato;
6. Stipendi tra i più bassi in Europa”.
La manifestazione avrà luogo il 28 gennaio dalle ore 11 alle ore 12 sotto l’Assessorato Regionale della Sanità a Pescara (Piazza Emilio Alessandrini).
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