PESCARA – Il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, il presidente della Provincia di Pescara ,Guerino Testa ed il sindaco di Pescara, Albore Mascia hanno così ricordato l’imprenditore pescarese Gilberto Ferri , scomparso ieri a causa di una crisi respiratoria.
Ha detto Pagano:
Gilberto Ferri è stato il simbolo di una generazione di uomini che ha consentito a Pescara di trasformarsi in una vera ed importante Città. Oggi lo spirito di quella classe imprenditoriale è andato perduto, e pertanto è necessario recuperare i loro insegnamenti che, a cavallo degli anni settanta, hanno favorito e spinto lo sviluppo economico di Pescara. Città che ha avuto una forte crescita anche grazie agli scambi commerciali nel terziario avanzato di cui Ferri è stato precursore. L’imprenditore pescarese è stato anche interprete di uno stile che consentiva ai protagonisti del mondo economico locale di partecipare con idee originali alle vicende politiche e amministrative della città e della provincia pescarese. Con la sua scomparsa sparisce un pezzo di storia della nostra regione.
Il ricordo di Testa:
l’ultima volta che ho incontrato Gilberto Ferri è stato un anno fa, in occasione del suo novantesimo compleanno. Mi ha accolto nella sua casa di via Milano e, mentre prendevamo un tè insieme, abbiamo chiacchierato di politica e lui, emozionato dalla visita, ha espresso parole di stima nei miei confronti: “sei bravo farai il deputato”, mi disse. Sapere che oggi questo straordinario imprenditore non è più con noi è un dolore molto forte”.
Ferri era un uomo pieno di energia e vivacità, una persona dal grande intuito che ha avuto un percorso esistenziale originale ed esaltante: dalla formazione culturale giovanile fino alla crescita imprenditoriale e all’esperienza di presidente della Camera di Commercio di Pescara per ben 18 anni. Ferri si è occupato con successo di imprenditoria, politica, amministrazione, organizzazione e diplomazia. Non solo, ma considerava la responsabilità sociale di un imprenditore fondamentale per aiutare i bisognosi, come, d’altronde, ha sempre fatto. Ferri era e resta un grande esempio per tutti noi, per i pescaresi che hanno potuto condividere e beneficiare dei successi di questo grande, indimenticabile capitano d’impresa.
Albore Mascia ha commentato così la scomparsa di Ferri:
la lungimiranza, una forte carica di intraprendenza, la schiettezza dei rapporti e la capacità di fare impresa: sono le quattro caratteristiche che sempre ricorderemo del Cavalier Gilberto Ferri, scomparso nella serata di ieri, in quella sua riservatezza che, pur nella capacità di incidere sullo sviluppo del territorio, ha sempre caratterizzato i momenti privati della sua vita. Domani la classe dirigente della città sarà presente per porgergli l’ultimo saluto e rendere omaggio all’uomo che ha inciso sulla nascita della Pescara della ricostruzione.
Una persona franca : questo era Gilberto Ferri, diretto nei rapporti umani, schietto nei rapporti anche con il resto della classe imprenditoriale e politica. Per decenni ha svolto un ruolo fondamentale nel rilancio dell’economia cittadina, subito dopo la ricostruzione, mettendo in campo quello spirito imprenditoriale che gli ha consentito di mettere in piedi un’azienda, di creare e conservare occupazione, una personalità economica alla quale la politica ha sempre guardato con rispetto e che la città era curiosa di ascoltare per assorbire idee, suggerimenti, proposte, comunque innovative e al passo con i tempi, nonostante le novanta primavere. Ha saputo attraversare mode, correnti, crisi economiche, le stesse che hanno caratterizzato il paese, sapendo però trasmettere alle figlie e ai suoi eredi la fiducia nel futuro, la capacità di rischiare, di reinventarsi sempre, restando però ugualmente fedeli a un marchio, a un nome.
Per i giovani imprenditori Gilberto Ferri resterà sicuramente un esempio, un modello cui guardare e da cui lasciarsi ispirare, con la volontà di portare avanti quell’eredità di progetti che pure ci ha lasciato, associando sempre impresa e sociale, proprio come ha saputo fare Ferri. I recenti problemi di salute lo hanno tenuto lontano, negli ultimi tempi, da diverse uscite pubbliche, come lo scorso ottobre per la consegna dei Ciattè e dei Delfini d’Oro, ma sappiamo che seppur fisicamente costretto a casa, ha continuato a seguire, anche attraverso la figlia Simonetta, sempre con interesse le vicende che hanno riguardato la sua Pescara, e anche alla sua figura dedicheremo i nostri sforzi come pubblici amministratori, il nostro impegno quotidiano per consentire al capoluogo adriatico di riprendere il proprio percorso di crescita e sviluppo, superando quella fase di crisi che ancora una volta sta caratterizzando l’intero paese ma che pure siamo certi supereremo, come avrebbe detto lo stesso Ferri. Domani l’intera città, e con essa l’amministrazione comunale, si stringerà al dolore della famiglia per l’ultimo saluto a quel ‘figlio’ della Pescara che lavora, che produce, che ha legato il proprio nome indissolubilmente a tanti eventi, un nome che mai nessuno potrà cancellare.