PESCARA – «Mi unisco al cordoglio per la perdita di Jean-Paul Fitoussi e ricordo con viva emozione la sua premiazione alla IV Edizione del Premio Internazionale NordSud a Pescara nel 2012». Il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Prof. Nicola Mattoscio, esprime così lo sgomento per la prematura morte dell’economista francese, nato in Tunisia nel 1942, che ha ricevuto il Premio NordSud alla carriera per le Scienze Sociali.
Attento osservatore della realtà economico-politica, con lungimiranza e intuizione ha dato, nel corso della sua intensa carriera, contributi propositivi e fortemente innovativi sull’interpretazione dell’evoluzione dinamica dei sistemi economici. I suoi studi sull’inflazione, la disoccupazione, il commercio estero e il ruolo della politica macroeconomica, svolti con rigore costante, hanno dato un forte impulso alla comprensione delle crisi economiche, anche nei loro riflessi sui rapporti tra democrazia e sviluppo.
Con altri autorevoli economisti, come i Premi Nobel Joseph Stiglitz e Amartya Sen, in totale autonomia e indipendenza, Jean-Paul Fitoussi ha criticato il Fondo Monetario Internazionale per essere un’istituzione troppo condizionata dai poteri economici e politici del cosiddetto Nord del mondo, di non operare per migliorare davvero le condizioni dei paesi poveri quasi tutti dell’emisfero Sud, e di non adoperarsi con decisione per l’interesse generale.
Le sue parole, nell’intervento di consegna del Premio NordSud, sono state quanto mai profetiche: «Viviamo una lenta regressione della democrazia. […] Possiamo avere la democrazia in questo paese, o possiamo avere una grande ricchezza concentrata nelle mani di pochi, ma non possiamo averle entrambe».