CHIETI – Il Centro Studi Milano ‘900 e l’Associazione La Stanza dell’Arte, attraverso i rispettivi portavoce, esprimono a nome di tutti i collaboratori e degli associati il cordoglio per l’improvvisa scomparsa del Maestro Gino Masciarelli avvenuta lo scorso 5 febbraio, unendosi al dolore dei suoi familiari.
“Ricordiamo come lo scultore abruzzese, trasferitosi poco più che ventenne a Milano, si sia distinto nel panorama artistico nazionale e internazionale, quale interprete di uno stile universalmente originale, derivante da una profonda riflessione sui primari dell’arte contemporanea, legando la propria iconografia a segni ancestrali e archetipici immediatamente riconoscibili. Da sempre ha dedicato grande attenzione al mondo dell’infanzia e della Natura, oltre ad animare progetti e iniziative culturali quali il Premio Bagutta, storico riferimento della scena letteraria e culturale milanese e l’associazione In-flusso, rivolta a sostenere i talenti emergenti. Negli ultimi anni, ha profuso grande impegno nella creazione del proprio archivio personale, in collaborazione con studiosi e accademici, inteso quale laboratorio permanente di progetti partecipati, estesi al territorio e alla comunità.
Impostosi al grande pubblico per la celebre scultura “Omaggio al Calciatore”, simbolo dei Mondiali Italia 90, è altresì autore del premio Unesco, del premio per i mondiali di pattinaggio sul ghiaccio, e delle bandiere dei Giochi del Mediterraneo. Presente nelle collezioni vaticane e al Museo del Bozzetto di Pietrasanta (LU), ha donato il proprio corpus di sculture in gesso al Comune di Solaro, creando la più ampia gipsoteca dedicata a un artista contemporaneo, oggi ospitata nelle sale del Palazzo Borromeo della città.
Si menzionano, tra le ultime grandi mostre che hanno riguardato la più recente produzione dell’artista: “il Bestiario”, presso il Museo delle Regole di Cortina d’Ampezzo, e “Segni Ancestrali”, all’Aurum di Pescara.
Certi dell’incontro con la Bellezza, che per tutta la vita il Maestro Gino Masciarelli ha inseguito e condiviso attraverso la sua inesausta opera di ricerca, le nostre Associazioni, responsabili dell’archivio personale, intendono ottemperare all’impegno assunto e dar seguito con i prossimi progetti curatoriali a quella volontà di laboratorio permanente così fortemente sentita dall’artista”.
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