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Scomparsa Giuseppe Mangolini, il ricordo di Goffredo Palmerini

da Marina Denegri

“Ne ho apprezzato le spiccate qualità professionali, la sapienza amministrativa, l’attitudine a motivare il personale dipendente”

mangolini

L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Goffredo Palmerini sulla scomparsa di Giuseppe Mangolini.

Si è diffusa in un baleno la notizia della scomparsa oggi di Giuseppe Mangolini, per molti anni Segretario Generale del Comune dell’Aquila, poi direttore dell’ANCI Abruzzo. Il 4 marzo scorso aveva compiuto 81 anni. Dirigente pubblico con una solida formazione amministrativa e giuridica, colto, fine conoscitore della storia civica aquilana, con una grande curiosità intellettuale e un forte senso dell’ironia il dr. Mangolini, Peppe per i tantissimi amici, era molto conosciuto a L’Aquila e in tutto l’Abruzzo, per via del pluriennale suo impegno come direttore dell’ANCI regionale e dell’Associazione dei Segretari comunali abruzzesi.

Ho conosciuto Giuseppe Mangolini nel 1975, entrambi eletti Consiglieri comunali, lui per il Psdi (Partito socialista democratico) ed io per la Dc, quando per l’intero quinquennio fu sindaco il Sen. Ubaldo Lopardi. Mangolini, che al tempo era Segretario comunale a Lucoli, vinse in quegli anni il concorso per vice Segretario Generale al Comune dell’Aquila e lasciò lo scranno di Palazzo Margherita. Iniziò così la sua lunga carriera come alto dirigente comunale al fianco dei Segretari Generali dapprima Lopez e poi Lauria, quindi assumendo egli quel ruolo apicale fino alla quiescenza, salvo un breve periodo al Comune di Pescara.

Mangolini è stato un punto di riferimento a Palazzo Margherita per tutte le amministrazioni che dal 1975 si sono succedute, guidate dai sindaci Ubaldo Lopardi, Tullio de Rubeis, Enzo Lombardi, Maria Luisa Baldoni, Giuseppe Placidi, Antonio Centi, andando in pensione nei primi mesi della sindacatura di BiagioTempesta. Con Antonio Centi presidente dell’ANCI Abruzzo Mangolini è stato direttore dell’associazione regionale dei Comuni per molti anni, stimato ed apprezzato da tutto il sistema degli enti locali abruzzesi, anche per le molteplici funzioni svolte in commissioni e gruppi di studio sulle autonomie locali.

Ho seguito direttamente – da consigliere e assessore – per un quarto di secolo la sua attività al vertice della struttura amministrativa del comune dell’Aquila. Ne ho apprezzato le spiccate qualità professionali, la sapienza amministrativa, l’attitudine a motivare il personale dipendente sugli obiettivi di risultato, grazie anche alla sua capacità di relazione e di empatia verso i collaboratori. Senza condizionamenti dall’amicizia che ci ha legato, lo ricordo con ammirazione per la sua dedizione piena al recupero delle più antiche tradizioni civiche, in primis la Perdonanza Celestiniana, in stretta sinergia con i Soprintendenti e direttori artistici che si sono succeduti nell’organizzazione del giubileo aquilano.

C’è infine un altro campo d’interesse che ha visto assiduamente impegnato Giuseppe Mangolini, nel quale abbiamo condiviso per molti anni dedizione, impegno istituzionale, ricerca e studio: l’emigrazione italiana. Del fenomeno migratorio italiano Mangolini è stato un attento studioso. Insieme siamo stati componenti attivi per più mandati nel Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM), poi nell’Osservatorio Regionale dell’Emigrazione, quindi – a livello nazionale – nel Consiglio direttivo del FAIM (Forum delle associazioni italiane nel mondo), egli in rappresentanza dell’AITEF e chi scrive per l’ANFE, due associazioni storiche dell’emigrazione italiana. Un mondo, quello dell’emigrazione, che egli da ragazzo aveva conosciuto direttamente in Venezuela, prima di rientrare in Italia. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo dal 1962, un lustro fa era stato premiato per i 50 anni di iscrizione e di attività insieme ad insigni penne del giornalismo abruzzese (Walter Capezzali, Giuseppe Mangolini, Amedeo Esposito, Ermanno Ricci, Mario Pasotti Domenico Marcozzi, Salvatore Paolilli Treonze, Eugenio Riccitelli).

La presenza costante di Giuseppe Mangolini alla vita civica, il suo mai reciso legame all’istituzione comunale – nell’ultimo decennio è stato Segretario dell’associazione di ex amministratori Consilium Aquilae Urbis -, la passione per la storia civica e il contributo reso alla salvaguardia della memoria collettiva restano un esempio d’impegno generoso al servizio della comunità aquilana, del quale la città gli è grata e motivo di orgoglio per la sua famiglia”.

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