Ci piace ricordarla con un aneddoto: in occasione della sua premiazione l’autista incaricato dall’organizzazione dei Premi andò a Roma a prenderla a casa; Monica Vitti scese, vide che l’auto era di una nota marca tedesca e si rifiutò di salirci per motivi scaramantici. l’organizzazione dei Premi dovette reperire velocemente un’altra auto che non fosse di marca tedesca. Durante il viaggio, insieme a Suso Cecchi D’Amico, regina della sceneggiatura, si ruppe l’aria condizionata dell’auto, arrivata in albergo, raccontò ridendo che avevano fatto il viaggio con la testa fuori dal finestrino per il caldo e ringraziò l’autista per l’esperienza vissuta.
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