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Alla scoperta di liquirizia, zafferano e borragine a Chieti

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Al via le lezioni nel giardino universitario con la visita degli studenti del convitto Giambattista Vico di Chieti. I piccoli botanici “scoprono” piante e fiori eduli da inserire in una sana e corretta alimentazione

CHIETI – Alla ricerca di liquirizia, borragine e asparagi selvatici: piccoli botanici “scoprono” piante e fiori eduli da inserire in una sana e corretta alimentazione. Al via le visite nell’orto botanico “Il giardino dei semplici” dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara nell’ambito del progetto di educazione alimentare “Mangio per conoscere e conosco ciò che mangio” promosso da Coldiretti Abruzzo in collaborazione con il dipartimento di farmacia nell’ambito delle 33 ore di educazione civica previste dal ministero nelle scuole dell’obbligo. Si tratta di una iniziativa che coinvolge mille bambini delle classi quarte della scuola primaria per avvicinarli, in continuità con i programmi scolastici, al mondo della campagna e delle sue tradizioni. Finanziato da Coldiretti Abruzzo, il progetto prevede tre fasi: lezioni in didattica a distanza (Dad) a cura di operatori di fattoria didattica, la visita in fattoria e il tour nei mercati di Campagna Amica e nell’orto botanico del campus universitario di Chieti. In totale sono coinvolti 35 “agrioperatori”, una decina di funzionari di Coldiretti Abruzzo, cinque docenti universitari, le imprese aderenti a Campagna Amica e le imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa.

Le lezioni nel giardino universitario sono iniziate con la visita degli studenti del convitto Giambattista Vico di Chieti, dell’istituto comprensivo di Spoltore e degli istituti comprensivi 2 e 4 di Chieti che hanno varcato la soglia in un tripudio di profumi e colori. Ad aspettarli, il professor Luigi Menghini del Dipartimento di farmacia insieme ai ricercatori Simonetta Di Simone, Claudio Ferrante, Giustino Orlando e Roberta Castellano che hanno coinvolto i bambini in una singolare “caccia” alle piante autoctone abruzzesi e non solo.

“In particolare – spiega Menghini – abbiamo approfondito in modo semplice aspetti legati alla cura di alcune piante ma soprattutto ai benefici che esse apportano in termini nutritivi approfondendo la differenza che esiste tra orto e giardino come luoghi di coltivazione”.

Nel corso delle prime visite, rigorosamente a gruppi di venti bambini per evitare assembramenti, sono state tantissime le domande degli studenti agli esperti universitari. Dall’importanza della liquirizia alla stagionalità dello zafferano passando per le qualità del pomodoro a pera e della borragine, sempre presenti sulle tavole di una volta.

“La partnership con l’orto botanico nasce per unire l’approccio teorico a quello pratico in modo semplice e divertente – spiega Antonella Di Tonno, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo – una collaborazione importante che è stata molto apprezzata anche dalle insegnanti e che si aggiunge al successo ottenuto con la visita degli studenti nei mercati di Campagna Amica, in cui abbiamo approfondito la parte relativa alla filiera corta e alla sostenibilità ambientale del chilometro zero”.

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