L’illecito è stato realizzato da tre società con sede a Teramo, tutte riconducibili a un unica persona, che hanno eseguito acquisti di ingenti quantitativi di auto di provenienza comunitaria, per un valore di circa 9 milioni di euro, omettendo ogni tipo di obbligo fiscale.
I funzionari sono giunti alla scoperta dell’evasione mediante attività di verifica svolta con l’ausilio delle banche dati a disposizione dell’ADM e avvalendosi della collaborazione delle Autorità Doganali Comunitarie. I responsabili sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica.
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