Saranno circa 3mila gli studenti delle classi prime delle scuole elementari e medie di Pescara a essere coinvolti nel progetto di Screening e Prevenzione della salute tra i banchi di scuola. Lo ha deciso l’amministrazione comunale di Pescara che, in collaborazione con il Rotary Club, ha ripristinato la figura del ‘medico scolastico’. Tra novembre e dicembre saranno inviate le comunicazioni alle famiglie per ufficializzare la volontà di avviare una campagna sanitaria. Ricevute le comunicazioni, già a gennaio si partirà con le visite che saranno effettuate da cinque medici.
Ha spiegato l’assessore Renzetti:
l’amministrazione comunale ha deciso di sostenere quest’anno l’esperienza già avviata due anni fa dal Rotary Club in via sperimentale riportando nelle nostre scuole la figura del ‘medico scolastico’. Sino allo scorso anno il progetto ha interessato solo gli studenti delle classi prime delle scuole medie, che sono stati sottoposti a visite per la scoliosi, l’obesità o i nei melanociti. L’amministrazione ha però deciso di estendere il progetto anche ai bambini delle classi prime delle nostre scuole elementari, sia statali che paritarie, in collaborazione con l’Università di Chieti, ampliando e specializzando le visite di pertinenza chirurgiche, come emangiomi e malformazioni vascolari, patologie congenite del canale inguinale, come l’ernia inguinale, cisti del funicolo e idrocele, anomalie nella discesa del testicolo, fimosi ed ernia ombelicale.
Dopo aver ottenuto il consenso dei genitori partiranno a gennaio, subito le vacanze natalizie, le visite che interesseranno 3mila studenti. I ragazzi saranno visitati nei locali della scuola, preferibilmente alla presenza di un genitore, con la compilazione di una scheda clinica, nel rispetto della privacy, a titolo gratuito per la scuola e le famiglie e di fatto sino a oggi si tratta di un’operazione unica in Italia.
Ha specificato il professor Lelli Chiesa:
l’attività che andremo a svolgere ovviamente non va considerata sostitutiva rispetto al pediatra di base, i nostri medici punteranno su malformazioni di interesse chirurgico in collaborazione con i medici di base. Già lo scorso anno lo screening ci ha consentito di individuare il 25 per cento di bambini affetti da scoliosi e di indirizzare i genitori verso gli idonei provvedimenti.
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