Il 17° Festival Internazionale del cortometraggio e del documentario prende il via mercoledì 9 dicembre
PESCARA – Mercoledì 9 dicembre al Mediamuseum di Pescara prende il via il Festival Internazionale del cortometraggio e del documentario ‘Scrittura e Immagine’, giunto quest’anno alla sua 17^ edizione, promosso dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e dall’Istituto Multimediale Internazionale Scrittura e Immagine con la collaborazione del MediaMuseum – Le Arti dello Spettacolo e dell’Associazione Culturale Ennio Flaiano. Nutrita come sempre la partecipazione nazionale ed internazionale che permette di offrire un’ampia panoramica delle ultime tendenze e dei vari stili di queste forme cinematografiche che nel corso degli anni hanno assunto un ruolo sempre più rilevante ed una propria specificità. I lavori selezionati provengono oltre che dall’Italia da paesi stranieri, europei ed extraeuropei, tra i quali Francia, Spagna ed Iran.
Tre le sezioni in concorso: SCRITTURA E IMMAGINE (tema libero, animazione, documentario); CORTOSCUOLA (sezione riservata a scuole di ogni ordine e grado) e ABRUZZO (sezione per cortometraggi realizzati da autori nati o residenti in Abruzzo o ambientati in Abruzzo). Al vincitore della sezione Scrittura e Immagine verrà attribuito un premio di 1000 euro, per le sezioni Cortoscuola e Abruzzo pubblicazioni cinematografiche. Previsti inoltre menzioni e riconoscimenti attribuiti dalla commissione giudicatrice composta da Edoardo Tiboni, presidente, Davide Campolieti, Giampiero Consoli, Martina Corongiu, Francesco D’Aloisio, Paolo Smoglica.
Il programma del primo giorno, mercoledì 9 dalle ore 17.00, prevede la proiezione dei seguenti corti in concorso: Streghe a Pachino: un caso giornalistico irrisolto, Lorenzo Muscoso, 18′ – fuori concorso; Bride Girls, classe 3A, Ist.Comp.1 “Chiarini”- CH, 7′ 03”; La Costituzione ieri e oggi, classe 2C, Ist.Comp.1 “Chiarini”- CH, 3′ 40”; La macchina del tempo, Paolo Budassi, 2’45”; White Pigeon Next to the Mirror (Kabotare Sefide Kenare Ayneh), Maryam Khalilzadeh, 6′; En casa, Alfonso Nogueroles, 8′ 32”; Pescara 2013. Il tipolo dannunziano, Andrea Malandra, 15′ – fuori concorso; Nowhere, Adeo Di Nicola, 3′; Ayer Y Manana, Rodrigo Ruiz Gallardon, 8′ 42”; Biodiversidad, Guillermo Chapa, 17’ – fuori concorso; Luce, Marco Napoli, 12’37” – fuori concorso; Rupestre, Enrique Diego, 6′ 45”; Il contabile, Anaïs Llacer, 8’; Foxes, Mikel Gurrea, 21’31” – fuori concorso; Yo presidenta, Arantxa Echevarría, 18’42” – fuori concorso; 3 minutos, Juanma Avifue, 6’; Cross Road, Marco Napoli, 3’27”; La metafora del piccione, Miguel Murciano, 20’ – fuori concorso.
Alle ore 21.00 seguirà la proiezione del documentario “Rock Souls & Blues. Dove nascono le leggende” di Greg “Freddy” Camalier: tra le paludi dell’Alabama c’è un posto magico dove, dal 1969, nasce un sound unico e leggendario, ovvero il Muscle Shoals Sound. E il regista Greg ”Freddy” Camalier, nel suo documentario racconta come e dove sono nati alcuni dei brani più famosi di tutti i tempi…Ci sono documentari e documentari: quelli che, scolasticamente e asetticamente, illustrano un determinato argomento senza coinvolgere più di tanto lo spettatore e, poi, ci sono quelli che invece la storia raccontata la colorano, la profumano di sensazioni. Queste opere, a metà tra cinema e documentario, fanno calare nell’atmosfera del periodo storico che illuminano, azzerando così i confini tra reportage, finzione e fruitore. E, senza dubbio questo documentario appartiene a questa seconda categoria. Sarà il tema, che narra di un famoso e magico studio di registrazione, sarà per la musica o per gli ospiti di spicco intervistati, eppure l’opera di Camalier è un esempio di cosa un documentario dovrebbe possedere e di come dovrebbe essere girato. Il lungometraggio ci porta lungo il fiume Tennessee, negli Stati Uniti del sud, dove le Stelle & Strisce sono (ancora) un simbolo, dove si respira l’odore del buon whiskey e dove i Nativi Americani intonavano le nenie a queste splendenti acque. Ma, soprattutto, è un viaggio nella (grande) musica americana, coniata e incisa sulla sponda (benedetta) di quel fiume, in uno studio di registrazione che, dal 1969, ha visto nascere alcuni dei brani rock e soul più famosi di tutti i tempi.
Il festival poi proseguirà fino a sabato 12 dicembre con un doveroso omaggio che i Premi Internazionali Flaiano tributeranno a Gabriele Ferzetti, il grande attore di origini abruzzesi scomparso di recente.