PESCARA – Entro questa settimana verrà riparato l’ascensore all’interno della scuola elementare Rodari di via Salara Vecchia, rimasto fermo a causa di un corto circuito comunicativo tra i vari uffici del Comune. L’appalto per l’affidamento dell’intervento si è infatti, concluso lo scorso 12 aprile e da allora la ditta è stata ferma, in attesa di essere chiamata dall’ufficio tecnico per le autorizzazioni e la firma del contratto.
Colpa dei nostri uffici se la pratica si è fermata su un tavolo e ora verificheremo cosa sia accaduto tra i vari responsabili di servizio, tanto da causare un ritardo grave, ancor più se consideriamo che l’ascensore da riparare opera a servizio di bambini diversamente abili. Tuttavia trovo singolare che a lamentare il disservizio siano stati non gli insegnanti o i genitori, che ne avrebbero avuto il sacrosanto diritto, ma un addetto alle pulizie, dipendente di una ditta esterna al Comune, che lamenta difficoltà di deambulazione.
A questo punto mi chiedo come possa tale dipendente occuparsi delle pulizie delle scale della scuola se egli stesso non può scenderle né salirle a piedi. E anche questa è una circostanza che approfondirò chiamando la ditta responsabile del lavoro di quello stesso dipendente.
ha ammesso l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti intervenendo sul ‘caso’ dell’ascensore rotto nella scuola elementare ‘Rodari’ in via Salara Vecchia.
Siamo venuti a capo della vicenda ricostruendo le fasi dell’intervento all’interno della scuola dove si è verificato un guasto all’ascensore, che opera a servizio di studenti e insegnanti diversamente abili che da settimane ormai sono costretti a ricorrere all’uso delle scale dopo lo stop dell’impianto. Non appena si è verificato il danno, i nostri uffici hanno effettuato una gara per affidare le opere di riparazione. Le operazioni di gara si sono materialmente concluse il 12 aprile scorso, ma di fatto la ditta non è mai stata chiamata per firmare l’atto di affidamento, procedura che in venti giorni doveva essere più che conclusa e che invece non è neanche partita, per colpa dei nostri uffici. Oggi la pratica è stata sbloccata, stamane l’impresa che si è aggiudicata l’opera è venuta in Comune per firmare il contratto e avviare l’intervento che dovrebbe concludersi entro uno o due giorni al massimo. Nel frattempo verificheremo cos’abbia causato nei nostri uffici quel corto circuito tale da fermare un lavoro sostanzialmente semplice.
ha spiegato l’assessore Renzetti e continua palesando il suo stupore per il fatto che la problematica sia stata denunciata non da un genitore o da un insegnante, ma da un dipendente della ditta esterna di pulizie che sostiene di non poter svolgere bene il proprio lavoro non potendo disporre dell’utilizzo dell’ascensore che gli risulta fondamentale avendo problemi di deambulazione:
Ma a questo punto, precisando ancora una volta che l’ascensore della scuola è a servizio degli studenti e dei docenti, e non dev’essere utilizzato per pulire l’edificio, mi chiedo come possa quel dipendente con difficoltà di deambulazione occuparsi della pulizia delle scale della scuola che pure va fatta con diligenza se, per sua stessa ammissione, non può scendere nè salire dalle stesse. E’ evidente che effettuerò personalmente un sopralluogo all’interno dell’Istituto per verificarne le condizioni e soprattutto assumerò contatti con l’impresa che si occupa dell’igienizzazione della struttura per chiarire gli aspetti della vicenda soprattutto in merito all’utilizzo e alla scelta del personale impiegato nei servizi.
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