TERAMO – Quattro aziende, circa 400 lavoratori coinvolti solo nella provincia di Teramo. Si tratta delle società di servizi che si occupano di pulizia, manutenzione e sorveglianza degli edifici scolastici e che sono selezionati con gare nazionali direttamente dal Ministero.
Oggi si profila l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo a livello che coinvolge circa ventimila unità in tutta Italia per una riduzione del plafond delle ore che il Ministero assegna a questi servizi nelle scuole.
Ieri mattina, le aziende coinvolte, una delegazione di lavoratori e i sindacati si sono ritrovati in Provincia al tavolo delle relazioni industriali presieduto dal Renzo Di Sabatino.
Oltre al rischio del drastico ridimensionamento delle unità lavorative i sindacati lamentano una serie di criticità: copertura del monte ore relativo al Progetto “Scuole belle” rispetto al quale si registrano difformità di comportamento; in alcuni casi reiterato ritardo nella corresponsione delle spettanze; rapporti con la dirigenza scolastica estremamente critici; differenze retributive fra lavoratori a fronte dello stesso contratto solo per citarne alcuni. Ma, naturalmente, la preoccupazione più grande è riservata al ridimensionamento degli addetti ai servizi di pulizia e manutenzione.
Il presidente Di Sabatino, come si legge nel verbale, si è impegnato ad inoltrare una apposita istanza ai “competenti organi della Regione in vista della scadenza del progetto ministeriale Scuole Belle esortando le altre Province abruzzesi a fare altrettanto. Di Sabatino, inoltre, si farà portavoce presso l’Ufficio Scolastico Provinciale affinchè si possa aprire un dialogo teso a migliorare il rapporto fra le dirigenze scolastiche e le società dei servizi”.
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