REGIONE – “Se mi lasci non vale! – Conoscere e prevenire” è un progetto innovativo proposto e realizzato dal CDCA Abruzzo Aps e rivolto a tutto il territorio della Regione Abruzzo. Il progetto, della durata complessiva di 9 mesi e che si concluderà ad ottobre 2021, ha l’obiettivo di sensibilizzare sui temi della gestione dei rifiuti, dello Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), dei cambiamenti climatici ed economia circolare, attraverso la realizzazione di un insieme di attività volte al raggiungimento delle differenti fasce di popolazione ed enti pubblici e privati.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Abruzzo con determinazione n. DPG022/17 del 08.02.2021 della Regione Abruzzo – Dipartimento per la Salute e il Welfare – Servizio Programmazione Sociale – dpf014, risultando assegnatario del bando regionale “Finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione di attività di interesse generale”.
‘Il punto di partenza per l’ideazione del progetto è stata l’analisi incrociata dei dati ISTAT, relativi alle spese per la raccolta rifiuti e l’evoluzione demografica.
L’analisi incrociata dei dati ISTAT relativi alle spese per la raccolta rifiuti e l’evoluzione demografica nella regione Abruzzo ha permesso di individuare alcune importanti interazioni. Tra il 2014 e il 2019 la spesa media mensile familiare per la raccolta dei rifiuti (Coicop 04.42) nel sud Italia e cresciuta mediamente del 2% annuo, passando dai 20,39 euro ai 22,83 euro. Nel 2018 nella provincia di Chieti la percentuale di raccolta differenziata e stata del 69,4% (Fonte: Rapporto Rifiuti urbani 2019, ISPRA). Si tratta del valore più alto della regione Abruzzo, con un aumento del 16% negli ultimi cinque anni ma non privo di valori meno virtuosi: vengono gestite annualmente oltre 50.000 tonnellate di indifferenziato. Inoltre, tutti gli abbandoni irresponsabili di varie frazioni di rifiuto rappresentano un costo per la collettività che deve sostenere gli oneri del recupero, smaltimento ed eventuale bonifica dei siti.
Altro punto di debolezza rilevato è la difficoltà di comunicazione interculturale relativa alla corretta gestione dei rifiuti in un’ottica inclusiva delle minoranze linguistiche. A tal fine si vuole coinvolgere mediatori culturali volontari, vicini alle comunità straniere d’appartenenza, capaci di sensibilizzare e contribuire attivamente alla buona riuscita del progetto, oltre alla traduzione di diversi materiali nelle 7 lingue straniere più presenti in Abruzzo.
Il progetto “Se mi lasci non vale” è quindi adatto a rispondere a tali esigenze. Sappiamo bene che i fenomeni come l’abbandono di rifiuti e lo spreco di cibo (ma anche di energia e acqua), spesso dipendono da stili di vita quotidiani, sia nelle famiglie che nelle attività pubbliche e private.
È fondamentale ricevere informazioni dettagliate in modo molto intenso e creare consapevolezza sulla pericolosità, sui danni e sui costi economico-sociali di un determinato modo di fare, per generare un cambio di stile di vita e dunque un cambiamento dei comportamenti non corretti, a tutti i livelli della società.
Si utilizzeranno, per far fronte a tutti questi aspetti, diverse metodologie comunicative: redazione dossier di approfondimento, infografiche, video/audio di diffusione mediatica e incontri pubblici e di spiegazione del progetto con all’interno attività laboratoriali. Diversi materiali saranno tradotti nelle 7 lingue straniere maggiormente diffuse nella regione Abruzzo.
Nello specifico le tematiche trattate saranno:
1. Ciclo dei rifiuti, corretto conferimento e riciclo dei beni a fine vita: le 4 R”;
2. Danni causati dall’abbandono dei rifiuti in natura e vantaggi sociali, ambientali ed economici dell’assunzione di comportamenti responsabili e sostenibili”;
3. “Usi alternativi del cibo – evita lo spreco alimentare e non solo”;
4. “Sviluppo Sostenibile, Cambiamenti Climatici ed Economia Circolare – comporatmenti responsabili da adottare”)
Il progetto, sebbene rivolto a tutta la regione, trova le sue basi ideative nel Piano d’Azione del Contratto di Fiume Feltrino, di cui CDCA Abruzzo ed ECOLAN spa sono sottoscrittori. Il valore aggiunto apportato da quest’ultima è determinante in fase di ideazione e realizzazione delle attività progettuali.
Il percorso laboratoriale coinvolge i lavoratori dello spettacolo, al fine di ridurre le difficoltà che la pandemia Covid 19 ha causato alla categoria. Le professionalità coinvolte sono tutti afferenti a compagnie teatrali abruzzesi, nelle persone di Marcello Sacerdote, Francesca Camilla D’Amico, Eva Martelli e Cristian Zulli. Le produzioni audiovideo saranno realizzate da Enzo Testa e il supporto tecnico – operativo verrà garantito da Barbara Gammaraccio.
Inoltre, sempre causa pandemia il percorso laboratoriale avverrà in modalità a distanza e laddove possibile in presenza.
In vista della realizzazione del percorso laboratoriale è stato avviato un “concorso di idee” che sarà oggetto di uno dei 4 moduli laboratoriali le cui informazioni sono riportate nell’infografica allegata.
Tutti i moduli laboratoriali verranno svolti nel mese di settembre 2021. Il progetto è in fase di realizzazione. E’ possibile rimanere aggiornati attraverso i social dell’Associazione e del CdF Feltrino
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