Seccia incontra i responsabili del Dopolavoro ferroviario

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PESCARA – Si è svolto in Comune un vertice a cui hanno partecipato l’assessore al Patrimonio del Comune di Pescara Eugenio Seccia, il vicesindaco Berardino Fiorilli,il segretario generale e i responsabili dell’Ufficio Patrimonio e i  rappresentanti del Dopolavoro ferroviario.L’accordo finale raggiunto prevede che l’Associazione  paghi un affitto pari a 680 euro al mese al Comune di Pescara per l’utilizzo delle superfici poste tra corso Vittorio Emanuele e le aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria.

Nel frattempo gli uffici tecnici dovranno definire il conteggio finale degli 89mila euro relativi all’occupazione di quegli stessi spazi dal 2001 a oggi, verificando se ci sono in parte condizioni di compensazione della somma o se la stessa dovrà essere saldata per intero.

Ha ricordato l’assessore:

nei giorni scorsi  si è aperto il ‘caso’ del Dopolavoro Ferroviario, l’ennesimo ‘pasticcio’ ereditato dai sei anni precedenti del governo di centro-sinistra che non si è mai preoccupato di definire i rapporti con l’Associazione, che occupa un’area di proprietà comunale, né tantomeno di fissare dei punti fermi per il futuro. Con la stessa Associazione del Dopolavoro abbiamo però ribadito la necessità di giungere a un accordo e di redigere una convenzione ad hoc per meglio disciplinare i rapporti futuri in merito all’utilizzo della superficie ricadente nelle ex aree di risulta della stazione e oggi di proprietà comunale, in altre parole la necessità di fissare delle regole chiare.

Per il futuro abbiamo fissato i termini della convenzione per la quale il Dopolavoro verserà al Comune un affitto mensile pari a circa 680 euro. La convenzione verrà approvata dalla giunta tramite una delibera la prossima settimana. Resta da chiudere il pregresso: secondo una stima redatta dai nostri uffici tecnici il Dopolavoro Ferroviario deve versare al Comune una somma pari a 89mila euro per l’occupazione dell’area dal 2001 a oggi.

Il Dopolavoro già nei giorni scorsi aveva manifestato la necessità di presentare una propria controperizia, tenendo conto dei lavori che sostiene di aver eseguito negli anni per la manutenzione della vecchia locomotiva e di alcuni interventi di manutenzione nei locali stessi, interventi che evidentemente dovranno essere certificati e documentati, anche dal punto di vista autorizzativo da parte dell’Ente proprietario, ossia il Comune stesso.

A questo punto abbiamo demandato i nostri Organi tecnici a esaminare la documentazione e a fissare i termini per il pagamento della somma, verificando se effettivamente ci siano condizioni di compensazione o se occorre procedere con il saldo. Il nostro obiettivo è evidentemente quello di chiudere una vicenda che dopo nove anni occorreva definire.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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