Lo ha affermato l’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia ,che replicando alla conferenza stampa di Sel sulla gestione degli immobili comunali , ha ribattuto punto per punto alle accuse rivolte all’amministrazione comunale
PESCARA – L’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia, replicando alla conferenza stampa di Sel sulla gestione del patrimonio immobiliare, ha detto che il Comune di Pescara dispone di un inventario completo del proprio patrimonio immobiliare, effettuato dai propri uffici tecnici e a disposizione di qualunque cittadino che vuole chiederne copia. Inoltre non c’è alcuna ‘affittopoli’ al Comune di Pescara come dimostrano le carte: il Comune non dispone oggi di alloggi vuoti, i prezzi degli affitti degli appartamenti popolari sono stabiliti dalla legge regionale e non vengono decisi dall’amministrazione e gli stessi locali concessi in passato alle associazioni operanti sul territorio hanno seguito procedure dettate dalla legge regionale.
Ha ancora commentato Seccia:
I consiglieri comunali, seppur di opposizione, e i vecchi amministratori, hanno il dovere di approfondire le carte prima di sparare a zero contro un’amministrazione comunale che da un anno e mezzo sta operando per ripristinare trasparenza e rispetto delle regole.
I rappresentanti del Partito Sel hanno tirato fuori numeri dal pallottoliere dimostrando di non avere alcuna cognizione della realtà : partiamo dall’accusa di aver concesso alloggi popolari a canone zero o a prezzi più bassi di quelli di mercato. Sel evidentemente ignora che i canoni delle abitazioni popolari sono stabiliti ai sensi della legge regionale 96 del 2006 che detta i parametri attraverso i quali calcolare gli affitti sulla base dei redditi del nucleo familiare assegnatario dell’alloggio, dunque non è il Comune che può decidere i prezzi. E ovviamente i canoni sono riferiti sempre a categorie socialmente svantaggiate ed economicamente deboli.E’ vero che il patrimonio immobiliare del Comune ha un valore pari a 390milioni di euro, ma in quel valore sono ricompresi soprattutto le sedi istituzionali e soprattutto conosciamo il valore del nostro patrimonio proprio perché disponiamo di un censimento-inventario completo degli immobili esistenti sul territorio, censimento effettuato dalla nostra amministrazione e presentato alla città la scorsa estate.
E’ vero che oggi l’amministrazione vanta un credito pari a 1milione 500mila euro da parte di inquilini morosi, ma le stesse pratiche sono già state trasferite alla Soget per il recupero delle evasioni e le riscossioni coattive. Inoltre l’amministrazione non ha alcun alloggio vuoto. In merito ai singoli alloggi menzionati da Sel, come quello in via Catania e a Montesilvano, in via Pescara parliamo di due appartamenti di proprietà della vecchia ECA, l’Ente Comunale di Assistenza, che prima offriva assistenza abitativa a prezzi molto bassi alle famiglie bisognose. Quando l’Eca è stato soppresso, i beni dell’Ente sono passati al Comune con il vincolo di non poter modificare i contratti di locazione in essere finchè erano in vita gli occupanti, ed entrambi gli alloggi sono ancora occupati dagli inquilini originari.
E poi i locali concessi, soprattutto in passato, alle associazioni del territorio: le procedure seguite dall’amministrazione hanno sempre rispettato quanto previsto dalla legge regionale 120 del ’97 e il vigente Regolamento, ossia tutte le assegnazioni sono avvenute previa approvazione dei bandi con regolari e specifici atti amministrativi. Per i locali della Sercom in via Musone, i nostri uffici hanno appena definito il contenzioso esistente e la ripresa in consegna degli spazi avverrà nei prossimi giorni; per i locali in via Tronto va invece ancora definito il collaudo, ultimo atto prima della presa in consegna delle strutture. Sarebbe stato sufficiente chiedere agli uffici per evitare ai rappresentanti di Sel di rimediare una brutta figura.