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Seconda giornata della XV edizione del Festival “il Fiume e la Memoria”

da Redazione

Michele Di Mauro in scenaPESCARA – Dopo il debutto di ieri con la proiezione de “Il Traghettatore”, il docufilm di Alessio Consorte e l’anteprima dello spettacolo “L’amore è tutto”,
pièce che ha raccolto due atti unici di Luigi Antonelli, si prosegue con il programma della seconda giornata del Festival che dalla fine degli anni ’90 anima l’attività culturale nel Centro Storico di Pescara.

La seconda giornata del festival che prosegue fino a Domenica 24, vede protagonista, in prima serata, il debutto in Anteprima Nazionale dello spettacolo “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo, prodotto dalla Compagnia “La Torre di Babele”; per la regia di Michele Di Mauro.

Sono contento di ospitare questo spettacolo – dichiara il direttore artistico, l’attore Milo Valloneperché siamo di fatto gli anfitrioni di un doppio battesimo. La rappresentazione di domani sera dello spettacolo “Ditegli sempre di sì” rappresenta sia una assoluta anteprima che precederà una tournèe che questa produzione si appresta a vivere e sia il debutto di questa nuova compagine teatrale abruzzese che proprio con questo spettacolo inaugura un’avventura artistica che auspichiamo sia costellata di significativi successi”.

Nella seconda serata sarà invece la volta di un’altra anteprima appositamente pensata per il festival: “Si può ancora tradire” che prosegue il percorso iniziato ieri sera con lo spettacolo “L’amore è tutto” e che raccoglie altri due atti unici di Luigi Antonelli, autore abruzzese dalla elevata maestria drammaturgica eppure da troppo tempo dimenticato dalla cultura italiana.

In sintesi, gli appuntamenti di martedì 19 Luglio:

Ore 21.15 – Largo Dei Frentani
La Torre di Babele
presenta in anteprima nazionale
“Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo.
Spettacolo teatrale diretto da Michele Di Mauro.

Ore 22.45 – Via Delle Caserme/Ponte D’Annunzio
La Compagnia della Memoria
presenta
Il Cantiere Teatrale Adriatico in
“Si può ancora tradire”. Commedia teatrale.
2 Atti unici (“Il Paravento” e “Adamo ed Eva”) di Luigi Antonelli.
Adattamento e regia di Milo Vallone.

“Ditegli sempre di sì”

SINOSSI
Michele Murri, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina.
Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico.
Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo.
Michele, che interpreta ogni cosa alla lettera, cerca di servirsene per agganciarsi ad una realtà che gli sfugge, mentre Luigi lo usa per allontanarsene. L’uno tenta con ogni mezzo di trovare, dietro le parole, le cose, l’altro con le parole ci gioca: un esercizio che disorienta completamente il protagonista, riaccendendo la sua follia.
La pazzia di Michele si potrebbe definire “letterale”. A lui manca completamente quella che Ciampa nel Berretto a sonagli definisce “la corda civile”: un uso del linguaggio che serve a vestire con le parole le contraddizioni, le incongruenze del vivere, così da renderle meno imbarazzanti e socialmente più accettabili.
E’ una “corda” che, sfruttando l’ambiguità del linguaggio, se ne serve non per rivelare, ma per mascherare ipocritamente la realtà. Se diciamo che abbiamo prelevato provvisoriamente” dalla cassa della società per cui lavoriamo il denaro dei clienti, mascheriamo con un bel giro di frase la brutalità di un atto che potremmo definire, senza mezzi termini, “furto”. Quanto di più attuale.
Allo stesso modo, Michele Murri, il pazzo di “Ditegli sempre di sì”, sembra ignorare del tutto la funzione allusiva, simbolica o metaforica che è propria, ad esempio, del linguaggio poetico.
Di fronte ad una poesia Michele chiede conto e ragione di tutto: vuole risposte chiare e verosimili. E’ naturale quindi che la sua mania si accenda con particolare veemenza a contatto con I'”attore” Luigi Strada, che col linguaggio ci gioca spudoratamente.

NOTE DI REGIA
“Ditegli Sempre di Si!” commedia umoristica del repertorio Eduardiano, è una delle sue prime opere (cantata dei giorni pari del 1927) tuttavia non risulta datata, perché i personaggi sulla scena, si possono ritrovare nella vita di ieri e di oggi.
Proprio partendo da questo presupposto, proponiamo una versione contemporanea dove i personaggi utilizzano un linguaggio più moderno e meno formale senza però tradire il senso “sociale” ed “umoristico” dell’opera.
Come nella gran parte delle commedie di Eduardo, si ride, e anche molto; ma quando cala il sipario, non si può fare a meno di pensare alle contraddizioni che risiedono nell’animo umano, alle debolezze e i limiti che caratterizzano ciascuno di noi.

CAST
Michele Di Mauro, Emiliano Scenna, Lina Bartolozzi, Rita De Bonis, Denise De Luca, Nicky De Chiara, Lino Pisciella, Antonella Bartolozzi, Irene Marchetta, Daniele Di Masci, Elsa Abrugiato.
Regia di Michele Di Mauro. Aiuto regia: Rossella Remigio.

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